Intesa Sanpaolo e Rete Clima: un’alleanza per la riforestazione
Bolzano, 14 maggio 2024 – Al Passo Monte Croce Comelico, in provincia di Bolzano, si è svolto oggi il primo intervento in Trentino Alto Adige di Think Forestry, il progetto di Intesa Sanpaolo dedicato alla forestazione nazionale e alla tutela del capitale naturale. Questa iniziativa di riforestazione ha come obiettivo il recupero degli ecosistemi danneggiati dagli eventi meteo estremi e dai parassiti, attraverso la messa a dimora di alberi di specie locali.
La banca ha assunto un forte impegno sui temi ambientali e climatici nel Piano d’Impresa 2022-2025 e con questa iniziativa, che si è già svolta a Torino, Roma, Napoli, Varese e Benevento, punta a favorire la sostenibilità ambientale e la transizione delle imprese del territorio. A livello globale, è prevista la piantagione e preservazione di 100 milioni di alberi attraverso l’azione congiunta del gruppo bancario e delle aziende clienti, in coerenza con il Piano d’Impresa 2022-2025.
L’importanza della collaborazione con Rete Clima
Think Forestry è realizzato in collaborazione con Rete Clima Impresa Sociale, leader in Italia nello sviluppo di progetti di decarbonizzazione per le aziende, soluzioni ESG e nuova forestazione nazionale a livello urbano ed extraurbano. Intesa Sanpaolo, attraverso l’iniziativa di piantumazione, aderisce inoltre alla Campagna Foresta Italia, la più grande azione nazionale di forestazione sostenuta da soggetti privati, promossa da Rete Clima insieme a Coldiretti e PEFC Italia.
Nell’area forestale interessata, oltre ai danni limitati causati nel 2018 dalla tempesta Vaia, negli anni 2019-2020 si sono registrati ingenti schianti da neve e danni da Bostrico (Ips typographus), un coleottero che attacca prevalentemente l’abete rosso (Picea abies). Questo insetto scava intricate gallerie sotto la corteccia, interrompendo il flusso della linfa e portando rapidamente alla morte le piante colpite. Affinché queste foreste possano continuare ad esercitare la loro funzione protettiva, i rimboschimenti sono fondamentali.
Obiettivi e benefici del progetto
L’attività prevede la messa a dimora di un lotto di 1.000 piante di diverse specie tra abete rosso, larice, douglasia e betulla, per rendere la futura foresta più resiliente e meno suscettibile agli eventi meteorologici estremi.
All’evento hanno partecipato numerosi imprenditori locali e rappresentanti delle istituzioni forestali, tra cui Stefan Burger, Questore forestale dell’Ispettorato Forestale di Monguelfo, Andreas Weitlaner, Comandante della Stazione Forestale di San Candido, Stefan Amhof, Assistente Forestale Capo della Stazione Forestale di San Candido, Paolo Viganò, Fondatore e Presidente di Rete Clima e Sergio Bava, Direttore commerciale imprese Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo.
“Siamo felici di accompagnare Intesa Sanpaolo in un percorso di sostenibilità così importante e a vantaggio di questo territorio – ha dichiarato Paolo Viganò, Presidente di Rete Clima – con questo intervento, infatti, contribuiamo a riforestare un’area molto importante per la Provincia”.
L’impegno di Intesa Sanpaolo per un futuro sostenibile
Cristina Balbo, Direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Per la prima volta una banca italiana si impegna direttamente e attiva il sistema delle imprese verso un percorso di sviluppo sostenibile. Siamo consapevoli che occorrono competenze specifiche che solo un partner qualificato come Rete Clima può garantirci. Al Passo Monte Croce Comelico, insieme alle aziende del territorio che hanno risposto con prontezza ed entusiasmo all’iniziativa e grazie alle sinergie messe in atto, avvieremo la messa a dimora di 1.000 alberi adatti a questo luogo e a queste condizioni climatiche, e ci assicureremo che ricevano nel tempo le cure necessarie per svilupparsi al meglio”.
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