La Polizia di Stato di Udine, mercoledì 11 dicembre u.s., ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 47, resosi responsabile del danneggiamento di una porta della sala d’attesa del S.E.R.D. in via Pozzuolo a Udine e di minacce proferite ai danni di un operatore sanitario.
Sulla scorta della segnalazione pervenuta alla locale Sala Operativa, nel pomeriggio di martedì 10 dicembre u.s., personale della Squadra Volante di questa Questura si recava presso il S.E.R.D. di via Pozzuolo, in quanto era stato segnalato un paziente molesto ed aggressivo nei confronti degli operatori sanitari. Giunti sul posto gli Agenti identificavano il paziente ed accertavano che egli aveva danneggiato il vetro di una porta interna della sala d’attesa, in quanto – a suo dire ingiustificatamente – non gli veniva consentito l’accesso allo studio medico ove la propria fidanzata si trovava per una consulenza medica.
Allontanato il soggetto ed assicurata la tutela degli operatori sanitari presenti nella struttura, al fine di non turbare la regolarità del servizio presso il S.E.R.D., si provvedeva dapprima ad un’attenta analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza installato all’interno della struttura sanitaria, al fine di ricostruire con esattezza i fatti.
Tali accertamenti consentivano di appurare che l’uomo, vistosi rifiutato l’ingresso nello studio ove la propria fidanzata stava effettuando una consulenza medica, si adirava contro l’operatore sanitario proferendo nei suoi confronti ripetute minacce e, contestualmente, colpiva dapprima con un calcio e poi con il gomito il vetro superiore di una porta interna della sala d’attesa.
Accertata, pertanto, la condotta dolosa dell’uomo, in applicazione della novella normativa introdotta dal Decreto Legge “Salva-sanitari” personale della Squadra Volante procedeva all’arresto cd. in flagranza differita del cittadino italiano, già peraltro gravato da plurimi precedenti penali e di polizia.
Il Decreto Legge nr. 137/2024 (convertito in Legge nr. 171/2024), di recentissima introduzione, al fine di porre un freno alla recrudescenza di gravi episodi di violenza in danno dei professionisti e delle strutture sanitarie pubbliche, ha infatti introdotto un’ipotesi di reato autonoma di danneggiamento in danno alle strutture sanitario ed ha previsto altresì l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto cd in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti degli operatori sanitari, nonché per il reato di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria.
È possibile, infatti, procedere al cd arresto differito di colui che, sulla base di documentazione video-fotografica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulti autore, sempre che l’arresto sia compiuto entro le quarantotto ore dal fatto.
I filmati acquisiti e tempestivamente analizzati, nonché le dichiarazioni acquisite dagli Agenti sul posto dall’operatore sanitario coinvolto nei fatti, hanno reso infatti possibile l’esecuzione della misura precautelare nei confronti del quarantasettenne
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