VERONA – Una vicenda inquietante ha sconvolto la provincia di Verona, dopo l’arresto di K.S., una maestra di 45 anni, accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini frequentanti una scuola materna. La donna, che aveva lavorato per circa venti anni nella stessa istituzione, è stata posta agli arresti domiciliari il 24 gennaio su disposizione della Procura, a seguito di un’indagine condotta dai Carabinieri che ha raccolto testimonianze di genitori e ha monitorato la situazione con l’ausilio di telecamere piazzate nelle aule. Lo riporta oggi l’Ansa in seguito ad un approfondimento pubblicato sul quotidiano L’Arena.
L’indagine e l’arresto
Le indagini sono state condotte in tempi relativamente brevi, con i Carabinieri che hanno ascoltato le testimonianze di alcuni genitori preoccupati per il comportamento della maestra, mentre le immagini registrate dalle telecamere hanno fornito ulteriori elementi probatori. Nonostante la gravità delle accuse, K.S. ha nominato un legale di fiducia per difendersi dalle accuse di maltrattamenti che le sono state mosse, ricordando che si considera innocente fino al terzo grado di giudizio. Il reato di maltrattamenti è regolato dall’articolo 572 del Codice Penale, che punisce chi infligge violenze o trattamenti degradanti a una persona, in particolare se questa è sotto la propria autorità o affidata per motivi educativi o professionali.
Le accuse e i racconti dei genitori
Secondo quanto emerso, alcuni genitori avevano già notato comportamenti preoccupanti da parte della maestra, che sembrava trattare i bambini in maniera severa. Più volte, infatti, i piccoli erano stati visti piangere prima di entrare in classe e, in alcuni casi, alcuni si addormentavano stremati, distesi sul pavimento del bagno. Alcuni genitori avevano segnalato questi comportamenti ma senza ricevere risposte adeguate. Il racconto di un bambino che affermava di essere stato “strattonato” dalla maestra ha ulteriormente sollevato dubbi sulla condotta della donna.
La reazione della scuola e della comunità
Il presidente della scuola, anche parroco del paese, ha dichiarato di aver ricevuto un avviso dalla Procura riguardante l’indagine sulla maestra, ma ha precisato che nessun genitore si era rivolto direttamente alla scuola per denunciare maltrattamenti. Il parroco ha cercato di rassicurare i genitori, spiegando che la sicurezza dei loro figli non era mai stata compromessa e che la scuola continua a essere un luogo sicuro per gli alunni. Nonostante queste dichiarazioni, la preoccupazione tra le famiglie è comunque aumentata.
Anche il sindaco del paese ha confermato di essere a conoscenza dell’indagine e ha sottolineato la fiducia nelle autorità competenti, senza entrare nel merito delle indagini in corso. Il primo cittadino ha invitato la comunità a rispettare il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, sottolineando che la situazione deve essere affrontata con serietà e rispetto.