PORDENONE – Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Sacile (PN), con il supporto dei colleghi di Napoli, hanno eseguito un’importante misura cautelare nei confronti di R.S., un 24enne residente a Napoli, accusato di aver messo in atto una serie di truffe ai danni di anziani tra il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la Lombardia. L’operazione ha portato all’emissione di un’ordinanza di obbligo di dimora nel comune campano, disposta dal Tribunale di Pordenone, mentre i Carabinieri hanno avviato anche l’istruttoria per l’applicazione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Aviano, in provincia di Pordenone, dove alcune delle truffe sono state consumate.
Il primo episodio di truffa: la “truffa del finto incidente”
L’indagine ha avuto inizio a seguito di un episodio che si è verificato il 26 giugno 2024, quando una donna di 80 anni, residente a San Martino di Campagna, frazione del Comune di Aviano (PN), è stata vittima della classica truffa del “finto incidente”. La signora ha ricevuto una telefonata da una persona che si è spacciata per un’impiegata di banca e le ha raccontato di un grave incidente stradale causato dal figlio. Per evitare che il giovane finisse in carcere, era necessaria una cospicua somma di denaro. La donna, visibilmente agitata, ha riferito di non avere la somma in contante, ma l’”impiegata” le ha suggerito che potevano andare bene anche i gioielli in oro.
In preda al panico e spinta dalla preoccupazione per il figlio, l’anziana ha radunato tutto l’oro che possedeva in casa, lo ha riposto in un contenitore di plastica e lo ha consegnato a un giovane che si è presentato poco dopo al cancello della sua abitazione. La badante della donna, intuendo che si trattasse di un raggiro, ha immediatamente avvertito i Carabinieri di Aviano, che sono intervenuti sul posto e hanno avviato le indagini.
Le indagini e la scoperta dell’autore delle truffe
I Carabinieri, dopo aver raccolto la denuncia e avviato accertamenti, sono riusciti a ricostruire il percorso fatto dal truffatore per arrivare alla casa della vittima. Grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, sono riusciti a identificare R.S. come il responsabile della truffa. Il giovane, per evitare di essere riconosciuto dalle forze dell’ordine durante i controlli stradali, viaggiava principalmente in treno, mentre per raggiungere le abitazioni delle sue vittime preferiva utilizzare taxi o autobus.
Il modus operandi del truffatore si rivelava essere costante: il giovane, tramite un telefono cellulare con SIM intestata a un soggetto inesistente, effettuava numerose chiamate a donne anziane, recuperando i numeri dai registri telefonici online. Durante la telefonata, raccontava sempre la stessa storia dell’incidente stradale, cercando di guadagnare la fiducia della vittima facendo leva sul sentimento materno. Una volta che la vittima era convinta, il truffatore indicava a un complice, che si spacciava per un carabiniere o un avvocato, di presentarsi a casa della malcapitata per riscuotere la somma in denaro.
Le altre vittime e il guadagno illecito
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno accertato che R.S. non si è limitato a una sola truffa, ma ha commesso almeno 12 episodi simili tra il giugno e il luglio del 2024. Le vittime, tutte donne anziane e sole, sono state convinte a consegnare somme di denaro e gioielli che vanno da 20.000 a 60.000 euro, ma in alcuni casi anche le carte bancomat con i relativi PIN, per permettere prelievi di denaro. In totale, il giovane ha guadagnato in modo illecito oltre 95.000 euro.
Le truffe si sono verificate in diverse città e province: Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Cervignano, Martignacco), Veneto (Vicenza, Concordia Sagittaria, Montecchio Maggiore) e Lombardia (Brescia, Carate Brianza, Edolo). In alcuni casi, le vittime sono riuscite a intuire che si trattava di un inganno e non hanno consegnato alcuna somma.
Le modalità di viaggio e le caratteristiche del truffatore
Per non essere intercettato durante i controlli di polizia, R.S. prediligeva viaggiare in treno, mentre per spostarsi dalle stazioni alle abitazioni delle vittime utilizzava taxi o autobus. Le sue vittime preferite erano donne sole, generalmente di età superiore ai 65 anni, che non sospettavano nulla e che, sopraffatte dalla paura di perdere un parente, si lasciavano facilmente ingannare.
Le richieste di denaro variavano a seconda della situazione, ma in genere oscillavano tra i 20.000 e i 60.000 euro. La tecnica era sempre la stessa: un racconto drammatico che riguardava un parente coinvolto in un incidente, a cui si doveva urgentemente trovare una soluzione economica per evitare guai legali. In alcuni casi, le vittime hanno addirittura consegnato le proprie carte bancarie, facilitando ulteriormente il compito del truffatore.
Un’operazione di successo
L’indagine, che ha visto il coinvolgimento della Stazione Carabinieri di Aviano, ha avuto successo grazie all’approfondimento delle testimonianze e all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Le forze dell’ordine, inoltre, hanno ricevuto supporto dalla Procura di Pordenone, che ha coordinato l’intero lavoro investigativo. La scoperta di un guadagno illecito di oltre 95.000 euro ha reso questa operazione ancora più significativa. La campagna di sensibilizzazione contro le truffe alle persone anziane, condotta dai Carabinieri, ha contribuito a rendere i cittadini più consapevoli dei pericoli legati a questo tipo di raggiro.
Le truffe attribuite a R.S.
Le seguenti sono le truffe accertate, con le relative somme sottratte:
- 26 giugno 2024 – San Martino di Campagna (PN) – 4.000 euro
- 28 giugno 2024 – Concordia Sagittaria (VE) – 400 euro
- 4 luglio 2024 – Cervignano (UD) – 5.000 euro
- 5 luglio 2024 – Martignacco (UD) – 6.000 euro
- 10 luglio 2024 – Brescia – 500 euro
- 12 luglio 2024 – Carate Brianza (MB) – la vittima non ha ceduto
- 16 luglio 2024 – Montecchio Maggiore (VI) – 800 euro
- 16 luglio 2024 – Trissino (VI) – 6.500 euro
- 17 luglio 2024 – Arcugnano (VI) – 1.500 euro
- 17 luglio 2024 – Arzignano (VI) – 65.200 euro
- 23 luglio 2024 – Edolo (BS) – gioielli di valore non quantificato
- 23 luglio 2024 – Borgo Satollo (BS) – 6.000 euro
Prevenzione e sensibilizzazione
Il risultato ottenuto con l’arresto di R.S. è importante, ma lo è anche la maggiore consapevolezza che i cittadini, in particolare nella provincia di Pordenone, stanno acquisendo riguardo a questi tipi di raggiri. Grazie anche alla campagna di sensibilizzazione organizzata dai Carabinieri, che include incontri informativi con la popolazione, molti cittadini sono ora in grado di riconoscere tentativi di truffa e proteggersi da essi.