Stivalaccio Teatro porta in scena uno spettacolo che celebra la tradizione della Commedia dell’Arte, con un cast di nove attori e un canovaccio inedito che mescola recitazione, canto, danza, combattimento scenico, lazzi e improvvisazione. “Arlecchino muto per spavento”, co-prodotto dal Teatro Stabile del Veneto, è un tributo all’arte attoriale italiana e un omaggio alle tecniche classiche della Commedia dell’Arte.
La tournée regionale di “Arlecchino muto per spavento”
La tournée regionale, che si inserisce nel Circuito ERT, partirà giovedì 27 marzo dal Teatro Paolo Maurensig di Feletto Umberto, per poi proseguire il 28 marzo al Teatro Italia di Pontebba, il 29 marzo al Teatro Lavaroni di Artegna, e concludersi il 30 marzo al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia. L’inizio degli spettacoli a Feletto è fissato per le 20.30, mentre negli altri teatri sarà alle 20.45. Un’occasione imperdibile per riscoprire il fascino della Commedia dell’Arte con una reinterpretazione moderna e originale.
Il genio di Luigi Riccoboni e l’invenzione del “muto per spavento”
Il canovaccio di “Arlecchino muto per spavento” si ispira a uno dei più celebri esempi della Commedia dell’Arte che, nel 1716, ha visto il ritorno dei Comici Italiani sulla scena parigina dopo 15 anni di esilio. Durante questo periodo, il capocomico Luigi Riccoboni ha avuto l’idea di far diventare Arlecchino muto per un motivo ben preciso: la sua difficoltà a parlare il francese, una barriera insormontabile per il pubblico parigino. Con un pizzico di genio, Riccoboni crea un nuovo canovaccio dove il personaggio di Arlecchino non parla più, ma si esprime solo attraverso le smorfie e i gesti, diventando così il simbolo della necessità che fa virtù.
Un mix di divertimento e poesia
“Arlecchino muto per spavento” è uno spettacolo dove si mescolano gioco, invenzione, amore, paura e dramma. Gli intrecci si sviluppano in maniera imprevedibile, alimentati da continui equivoci e dal comico gioco di situazioni che si dipanano attraverso le maschere. Il risultato è un perfetto equilibrio tra divertimento sfrenato e poesia, dove i personaggi sono costantemente sospesi tra il ridicolo e la profondità emotiva.
Stivalaccio Teatro: un viaggio nell’arte della commedia
Stivalaccio Teatro, fondato nel 2007 da Michele Mori e Marco Zoppello, è oggi un punto di riferimento per la scena teatrale italiana e internazionale. Dopo una rifondazione nel 2013 con l’ingresso di Sara Allevi e Anna De Franceschi, la compagnia ha portato i suoi spettacoli in teatri nazionali e internazionali, collaborando con i principali circuiti teatrali. Tra le produzioni più recenti ci sono spettacoli come “Full Metal Ginger” (2021) e “Buffoni all’inferno” (2022), con una forte impronta di clownerie, slapstick e improvvisazione. Il lavoro della compagnia è sempre innovativo, ma rimane profondamente legato alle tradizioni teatrali italiane.
Dettagli per il pubblico
Non perdere l’occasione di assistere a uno spettacolo che celebra l’arte della Commedia dell’Arte. I biglietti sono disponibili presso i rispettivi teatri ospitanti, e l’ingresso varia in base al teatro.