Annone Veneto, blitz alla Fiera degli uccelli: sequestrati 20 pappagalli
Militari del Nucleo Carabinieri CITES di Venezia e della Stazione Carabinieri Forestale di Portogruaro, congiuntamente al personale della locale Stazione Carabinieri di Annone Veneto, hanno effettuato...
Militari del Nucleo Carabinieri CITES di Venezia e della Stazione Carabinieri Forestale di Portogruaro, congiuntamente al personale della locale Stazione Carabinieri di Annone Veneto, hanno effettuato delle verifiche, tecniche/documentali, finalizzate a verificare la regolarità degli animali posti in vendita e/o in esposizione all’interno di una fiera locale.
I militari impegnati, in particolare, hanno focalizzato l’attenzione sull’effettivo adempimento, da parte degli espositori di volatili, delle prescrizioni di specie imposte dalla legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), dalla legge 150/92 (Disciplina dei reati relativi all'applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione) nonché, con la collaborazione di personale veterinario dell’Azienda ULSS n. 4 Veneto Orientale, sul rispetto dei precetti dettati dalle norme sul “benessere animali”.
In tale occasione i carabinieri operanti hanno proceduto a contestare, a carico di una ditta specializzata nella vendita di uccelli, la violazione penale prevista per la detenzione/commercio, in assenza senza la prescritta documentazione CITES, di nr. 20 (venti) kakariki fronte rossa (Cyanoramphus novaezelandiae).
Cosicché, trattandosi di specie, questa, inclusa nell’All.to “A” del Reg. (CE) 338/97, i carabinieri intervenuti hanno posto sotto sequestro penale gli animali in questione, procedendo al deferimento all’A.G. competente il soggetto detentore e legale rappresentate della ditta espositrice che, per l’ipotizzata violazione dell’art. 1 comma 1 lett. f) della legge 150/92, ora rischia la pena dell' arresto (da sei mesi a due anni) e l'ammenda (da euro quindicimila a euro centocinquantamila).
Inoltre, trattandosi del sequestro di esemplari di animali vivi, contestualmente si è reso necessario richiedere l’intervento di un veterinario del settore pubblico che, competentemente, fornisse specifiche prescrizioni affinché il custode giudiziario fosse debitamente informato e si attivasse fattivamente per custodire gli stessi, a destino, in conformità con le norme sul benessere animali
. Ad oggi, sono in corso degli approfonditi accertamenti amministrativi su taluni allevatori, identificati in fiera, atti a verificare il rispetto della complessa normativa di settore. L’attività preventiva/repressiva specialistica, effettuata dai militari dei carabinieri, si inserisce in un più ampio progetto europeo che impegna i rispettivi organi istituzionali nazionali nell’arginare il fenomeno criminoso dello sfruttamento indiscriminato di specie in via di estinzione che già da tempo, secondo l’autorevole parere dell’intera comunità scientifica, mette in concreto pericolo il delicato ecosistema mondiale.