L’Udinese guidata dal tecnico Andrea Sottil aveva iniziato in maniera straripante la Serie A, occupando la vetta del massimo campionato italiano dopo le prime uscite stagionali. La rosa bianconera non era però all’altezza delle altre compagini, di quelle che pronostici e quote su chi conquisterà lo scudetto 2023 avevano indicato come favorite, tuttavia resta da elogiare il buon gioco espresso dalla compagine friulana. È necessario infatti sottolineare come le prestazioni della squadra bianconera non siano estemporanee ma frutto di precise indicazioni del tecnico, originario di Venaria Reale.
Sottil approda alla corte dell’Udinese nell’estate del 2022, dopo che Gabriele Cioffi è passato al Verona. Il neoarrivato mantiene il sistema di gioco del precedente allenatore, il 3-5-2, dandogli però un’interpretazione votata principalmente all’attacco. Il primo punto fermo della squadra bianconera è il portiere, Marco Silvestri, 32enne che aveva dimostrato un ottimo rendimento già nella precedente stagione. In seguito il terzetto difensivo non può prescindere dalla colonna portante del reparto, Rodrigo Becao: arrivato da semi sconosciuto nel 2019, si è ritagliato ampi spazi in campo fino a conquistarsi il ruolo di indiscusso titolare. Oltre a lui, gli altri interpreti del reparto sono Nehuén Perez e Jaka Bijol.
Per quanto riguarda il centrocampo, menzione speciale merita Destiny Udogie: il classe 2002, arruolabile sia nel ruolo di centrocampista di sinistra sia, all’occorrenza, di terzino sinistro, ha acceso l’interesse di numerosi club esteri, impressionati dalle sue qualità nonostante la giovane età. Su tutti l’ha spuntata il Tottenham di Antonio Conte, che si è assicurato le prestazioni del calciatore ma ha deciso di lasciarlo in prestito alla compagine friulana, dove può mantenere il suo ruolo da titolare sulla corsia di sinistra.
Tolgay Arslan è uno degli altri titolari del centrocampo a cinque disegnato da Sottil: il centrale dalla doppia nazionalità (tedesca e turca) è alla sua quarta stagione in maglia bianconera e ha dimostrato grande abilità nella costruzione del gioco. Fulcro del reparto è però Roberto Pereyra, capitano della squadra friulana e vero jolly per Sottil, capace di giocare in ogni ruolo del centrocampo (anche se la sua posizione naturale è quella del centrale). Altrettanto importanti però sono gli altri interpreti della mediana: elementi come Walace, Sandi Lovric e Festy Ebosele, capaci di garantire grande corsa e dinamismo nella squadra bianconera.
Il reparto offensivo vede in Gerard Deulofeu la sua indiscussa punta di diamante, anche se probabilmente la punta di nazionalità spagnola rimarrà ai box per tutta la restante parte della stagione a causa di un’operazione al ginocchio. Il vero numero 9 dell’Udinese è Beto, esploso definitivamente nella squadra friulana e il cui valore di mercato si attesta intorno ai 13 milioni di euro, divenendo il più caro della rosa dopo Deulofeu (16 milioni) e Destiny Udogie (22 milioni). La punta della squadra di Sottil racchiude gran parte delle qualità che dovrebbe possedere l’attaccante moderno: grande capacità di percussione a campo aperto, abilissimo nel gioco aereo ma al contempo dotato di un’ottima tecnica. La statura imponente (è alto infatti 1.94 m) non lo rallenta nella velocità e allo stesso tempo rende difficile per le difese avversarie fermarlo senza ricorrere al fallo. Il sostituto più naturale tra quelli a disposizione della rosa friulana è Isaac Success, classe 1996, talvolta impiegato in tandem con Beto. A differenza del compagno di squadra, tuttavia, la punta nigeriana predilige riceve palla sui piedi per poi attaccare l’avversario, rendendo così il reparto offensivo friulano il più possibile completo.
Nel complesso il rendimento dell’Udinese è ottimo considerando anche il mercato trasferimenti che ha impegnato la società, con investimenti scarsi ma cessioni in grado di fruttare, al termine delle sessioni, un +9.30 milioni a bilancio. Tra le cessioni illustri, utili però a far cassa per la famiglia Pozzo, proprietaria del club, è impossibile non menzionare Nahuel Molina: il terzino destro è passato all’Atletico Madrid per 20 milioni di euro. Leggermente inferiore è invece stata la cifra pagata dal Tottenham per assicurarsi le prestazioni di Udogie, 18 milioni di euro. Un investimento che è però già stato ripagato anche solo valutando la crescita del cartellino del terzino sinistro, rimasto un altro anno in terra friulana per non interrompere il processo di crescita. Una terza cessione che ha permesso un incasso a due cifre è stata quella di Jean-Victor Makengo, ceduto per 11 milioni di euro al FC Lorient.