LIGNANO. È con profondo cordoglio che si apprende la scomparsa di Francesco Battiston, storico albergatore di Lignano Riviera e vincitore di cinque edizioni della regata velica, la Barcolana. Il suo nome rimarrà legato alla storia sportiva e turistica della regione Friuli Venezia Giulia, e in particolare della città di Lignano. L’anima divisa tra la vocazione turistica e quella nautica. Le estati passate a gestire l’albergo e a regatare nelle svariate Rimini Corfù Rimini, 500X2, e a preparare le Barcolane. La prima barca è il Condor, ancora uno scafo tradizionale, seguito dal Condor Nonsisamai, armato di trapezi. “Arrivano le prime vittorie, ma sono ancora “troppo facili” – racconta Bacolana55. “Battiston vuole, semplicemente, surclassare i triestini, – si legge ancora – e per ottenere questo risultato arriva in regata con Uragan. Bordo libero basso, scafo da lago. Difficile da timonare in mare, ma, come nel caso di Condor, Battiston si è a lungo impegnato in allenamenti con maestrale e scirocco e bora, e con le onde lunghe che davanti a Lignano si infrangono facendo toccare la barca di sotto, perché il fondale è basso”.
L’impronta nell’albergo delle Nazioni
Battiston, o meglio, Checco, come lo conoscevano tutti, biondo, occhi azzurri, parlata friulana, ha trascorso i suoi 77 anni tra imprese sportive e gestione dell’Hotel delle Nazioni. Da qualche tempo aveva ceduto l’attività alla moglie e al figlio Matteo, attuale presidente locale di Confesercenti. Malgrado le sue condizioni di salute fossero in progressivo peggioramento, è rimasto un pilastro della comunità locale fino alla fine.
La passione per la vela e la crescita della Barcolana
La sua dedizione alla vela e alle competizioni ha portato notorietà internazionale alla regione e alla Barcolana. Il suo nome, associato a imprese straordinarie, è diventato sinonimo di successo nel mondo della vela. La sua passione è rimasta viva anche nella gestione del Covo di Punta Faro, storico punto di ritrovo per gli skipper, oggi chiuso.
Ricordi dei colleghi
Numerosi sono i ricordi e gli omaggi di chi lo ha conosciuto e apprezzato, sia come rivale sportivo sia come amico. Molti lo ricordano infatti come un compagno di vita e di avventura, una persona cordiale, un amico.
L’addio del mondo dello sport e dell’imprenditoria
La scomparsa di Battiston non rappresenta soltanto una perdita per il mondo dello sport, ma segna anche la fine di un’era nell’imprenditoria locale. La sua capacità di unire passione sportiva e senso degli affari ha portato la regione del Friuli Venezia Giulia alla ribalta internazionale, contribuendo in modo significativo al suo sviluppo economico e turistico. Le sue gesta resteranno impresse nel cuore di chi l’ha conosciuto e ammirato, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama sportivo e imprenditoriale regionale.