PADOVA – Il 28 ottobre 2024, le Acli hanno celebrato il loro 27esimo Congresso provinciale a Padova, in occasione degli ottant’anni dalla fondazione nazionale. L’evento, tenutosi presso la Facoltà Teologica del Triveneto, ha avuto come tema centrale “Il coraggio della pace”, ponendo l’accento sull’importanza di giustizia, democrazia e partecipazione nella costruzione della pace.
Un incontro significativo
Il Congresso non solo ha designato i delegati per i Congressi regionali e nazionali e rinnovato il Consiglio provinciale, ma ha anche rappresentato un momento di riflessione profonda sul futuro dell’organizzazione. Questo appuntamento ha coinciso con la Giornata di Mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre. Il tempo della pace è ora”, a cui Acli aderisce insieme a diverse associazioni e coalizioni per la pace.
Un bilancio di dieci anni di attività
La giornata è iniziata con i saluti istituzionali e la relazione del presidente uscente Gianni Cremonese, che ha tracciato un bilancio dei dieci anni alla guida dell’associazione. Ha sottolineato come le Acli di Padova abbiano potenziato i servizi, creando una rete di supporto capillare per i cittadini. “Abbiamo rilanciato l’azione politica di Acli per salvaguardare la democrazia e riscoprire il valore della partecipazione”, ha affermato Cremonese, evidenziando l’importanza di cogliere i segni di speranza in un’epoca complessa.
Dialogo sulla pace
La conversazione si è concentrata sul tema della pace, con interventi di Stefano Allievi, sociologo dell’Università degli studi di Padova, e Lisa Clark, attivista pacifista. Allievi ha enfatizzato il ruolo delle persone nella costruzione della pace, sottolineando che le organizzazioni devono impegnarsi nel ricostruire legami sociali e promuovere dialogo tra culture. Clark ha aggiunto che le azioni devono mirare a ridurre gli strumenti di guerra e promuovere la fraternità e il rispetto dei diritti.
Il ruolo della società civile
Suor Francesca Fiorese, responsabile dell’Ufficio Pastorale sociale del lavoro della Diocesi di Padova, ha guidato il dialogo, esortando tutti a diventare “artigiani di pace”. Ha evidenziato l’importanza di una radicale conversione di mentalità, affermando che il silenzio e l’indifferenza di fronte all’ingiustizia sono forme di viltà.
Conclusioni e prospettive future
La giornata si è conclusa con gli interventi del vicepresidente di Acli Veneto Cristian Rosteghin e di Erica Mastrociani per la Presidenza nazionale. Le Acli, fondate nel 1945, continuano a essere un punto di riferimento per i cittadini, con oltre 23.000 iscritti nel sistema Acli di Padova, che offre servizi e attività per rispondere ai bisogni della popolazione.