PADOVA – Il 26 ottobre 2024, si è svolto a Padova il 27esimo Congresso delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), dedicato al tema della pace, intitolato “Il coraggio della pace”. L’evento ha avuto luogo presso la Facoltà Teologica del Triveneto, in un contesto di riflessione profonda sui valori di giustizia, democrazia e partecipazione, ritenuti fondamentali per costruire una pace duratura.
Una giornata di riflessione e partecipazione
Durante il Congresso, oltre alla designazione dei delegati per i Congressi regionale e nazionale, è stata eletta la nuova Presidenza del Consiglio provinciale, che si insedierà per i prossimi quattro anni. Questo appuntamento ha coinciso con la Giornata di Mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre. Il tempo della pace è ora”, a cui le Acli aderiscono insieme a diverse altre organizzazioni, come la Coalizione AssisiPaceGiusta e Europe for Peace.
La mattinata è iniziata con un confronto che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e associazioni. Dopo i saluti iniziali, il presidente uscente Gianni Cremonese ha presentato un bilancio dei suoi dieci anni di attività, sottolineando come Acli Padova abbia ampliato i propri servizi e attivato nuovi progetti sul territorio.
Riflessioni sul valore della pace
Cremonese ha dichiarato: “Il tema della pace ci interroga con forza. Crediamo nel ruolo della società civile come promotrice di una cultura della pace, che deve essere costruita giorno dopo giorno, mettendo al centro giustizia e partecipazione.” Ha evidenziato l’importanza di ascolto e dialogo, elementi essenziali per diffondere un clima di rispetto e fratellanza, fondamentale per il futuro dell’Europa.
A seguire, si è tenuta una conversazione tra Stefano Allievi, sociologo e docente, e Lisa Clark, attivista pacifista. Allievi ha affermato: “Le persone fanno la guerra, solo le persone possono fare la pace. È fondamentale confrontarsi anche con chi non la pensa come noi.” Ha sottolineato come le organizzazioni debbano ricostruire legami sociali e promuovere il dialogo tra culture e religioni.
Clark ha aggiunto: “Le nostre azioni devono mirare a eliminare gli strumenti della guerra e a sostenere la fraternità e il rispetto dei diritti altrui, fondamentali per una cultura di pace.” Ha esortato a costruire alleanze con chi crede nella convivenza e ha messo in guardia contro l’indifferenza e il silenzio di fronte all’ingiustizia.
Un appello alla responsabilità collettiva
Moderata da suor Francesca Fiorese, la discussione ha messo in luce la necessità di una radicale conversione mentale verso una cultura di pace. Fiorese ha dichiarato: “Il silenzio è viltà, l’indifferenza è un crimine. Se vogliamo un futuro di pace, la giustizia e la fraternità devono guidare le nostre scelte e azioni.”
La giornata si è conclusa con gli interventi di Cristian Rosteghin, vicepresidente di Acli Veneto, e di Erica Mastrociani per la Presidenza nazionale, dopo le operazioni di voto.
Acli: un punto di riferimento per il territorio
Le Acli sono state fondate nel 1945 come associazione di laici lavoratori, promuovendo una realtà sindacale che rispettasse tutte le opinioni, operando nel solco della dottrina sociale cristiana. Oggi, il sistema Acli di Padova conta oltre 23.000 iscritti, con più di 2.200 tesserati ad Acli Padova, distribuiti su 26 circoli affiliati.