Una Pasqua da incorniciare e ottime prospettive per tutta la stagione. È il quadro che emerge dal convegno sul turismo all’aria aperta organizzato oggi a Roncade (Treviso), nella sede di H-Farm, da Faita-Nordest in collaborazione con Intesa Sanpaolo e IMQ eAmbiente. Quest’ultima ha presentato i risultati del progetto Open Air 2030 e il manifesto ESG, che consente ai campeggi di avere un rating ambientale, essenziale per accrescere la competitività nel panorama turistico europeo di un settore che si contraddistingue per l’alto livello di sostenibilità. Tutte le strutture analizzate da IMQ eAmbiente rientrano infatti nei parametri di conformità, e 5 su 10 presentano performance da buone a molto buone, con ampi margini di miglioramento.
Il Ciset-Ca’ Foscari ha infine illustrato i risultati delle ricerche commissionate da Faita sul turismo en plein air.
In primo piano, l’accordo siglato oggi tra Faita-Federcamping e Intesa Sanpaolo, che mette a disposizione dei soci Faita presenti in tutta Italia gli strumenti finanziari per favorire gli investimenti e rilanciare il comparto.
Grazie a una serie di misure e interventi finanziari e non, coerenti con le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finalizzati ad agevolare gli investimenti e i processi di innovazione, digitalizzazione, sostenibilità ed efficientamento energetico, valorizzazione del capitale umano.
Intesa Sanpaolo con il programma “Motore Italia Transizione Energetica” mette a disposizione un plafond di 76 miliardi di euro per la crescita sostenibile del Pese, per investimenti per ridurre la dipendenza energetica, mitigare l’aumento dei costi delle materie prime, fino a servizi di consulenza specializzata per facilitare l’accesso a bandi e la realizzazione di progettualità complesse anche, grazie ad accordi di collaborazione con propri partner.
L’accordo siglato oggi offre agli associati FAITA nuove opportunità per proseguire nella crescita sostenibile. In particolare, grazie all’offerta “S-Loan CER”, investendo in impianti di energia rinnovabile e mettendo a disposizione di una Comunità Energetica Rinnovabile la produzione, l’impresa potrà ottenere una premialità sulle condizioni di tasso.
Per valutare il proprio profilo di sostenibilità, le imprese FAITA potranno accedere al “Questionario ESG”, grazie al quale potranno aumentare la consapevolezza del proprio profilo ESG, comprendere le leve d’azione prioritarie per migliorarlo, valorizzare gli impegni assunti in materia di sostenibilità e comunicare i risultati raggiunti agli stakeholder di mercato. Il punto di riferimento per le attività e la consulenza in ambito sostenibile è il Laboratorio ESG della Banca, luogo di incontro, formazione e workshop.
Per la formazione del personale, Intesa Sanpaolo offre il percorso “ESG Base” in collaborazione con Digit’Ed, mentre Intesa Sanpaolo Rent Foryou le imprese possono ricorrere al noleggio dei beni strumentali.
“Per la nostra Banca il turismo all’aria aperta è un settore strategico per il sistema turistico del Paese, e siamo lieti di sostenere le imprese associate a FAITA nel loro percorso di crescita sostenibile – commenta Francesca Nieddu, direttrice Regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo -. Inoltre, per incentivare gli investimenti in impianti di energie rinnovabili abbiamo presentato un plafond da 76 miliardi di euro per il sistema industriale nazionale, con particolare attenzione per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili; tale credito rientra nei 410 miliardi stanziati dal Gruppo nell’arco del PNRR.”
“Il protocollo di oggi mette in evidenza, sostenendolo, il ruolo del settore, coerentemente con i cinque pilastri del Piano Strategico del Turismo: governance e monitoraggio, turismo accessibile, sostenibilità, turismo digitale, e
formazione – spiega il presidente di Faita-Federcamping Alberto Granzotto – La collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo costituisce un prezioso volano per consentire alle nostre imprese di onorare questi ambiziosi obiettivi”.
Dati e previsioni. La conferma di una stagione felice – dal Lago di Garda alle spiagge della costa adriatica – viene da HBenchmark, (la piattaforma che alimenta l’Osservatorio Turistico Regionale Federato del Veneto), che ha lanciato il nuovo progetto Ecobenchmark per monitorare i costi energetici delle imprese e confrontarli con i competitors.
A Pasqua, con il 73% di occupazione delle strutture, la costa veneta segna un incremento di quasi 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2022. Cresce anche l’occupazione nei campeggi del Lago di Garda, dove l’incremento è stato di 4,4 punti percentuali (80% nel 2023, contro il 75,6% del 2022).
Crescono arrivi e presenze, con una durata media del soggiorno, nelle piazzole (da maggio a settembre), di circa 13 giorni sul Lago di Garda, 14 giorni nell’Adriatico Nord, e di oltre 13 giorni nell’Adriatico Sud; fra i 10 e gli 11 giorni nei bungalow e caravan.
A guidare la classifica degli ospiti nell’Adriatico Sud, in base alle prenotazioni per luglio, sono i turisti italiani (31%), seguiti dai tedeschi provenienti dalla Germania (27%), mentre il Lago di Garda vede in testa l’Austria (20%) e i Paesi Bassi (18%).
Ad agosto la Germania raggiunge addirittura il 54% nell’Alto Adriatico Nord, il 12% nell’Alto Adriatico Sud, e il 29% al Lago di Garda, mentre l’Italia, al secondo posto nell’Alto Adriatico Nord (con il 10%), tocca il 30% nell’Alto Adriatico Sud, e sfiora il 4% al Lago di Garda, dove la classifica è guidata dai Paesi Bassi con il 30%.
La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha svolto un’analisi ad hoc per confrontare lo sviluppo economico nel Triveneto delle strutture ricettive dei campeggi e villaggi, con focus sugli associati FAITA, rispetto alle strutture alberghiere.
Le strutture dei campeggi e villaggi degli associati di Faita sono mediamente di medie e grandi dimensioni (il fatturato medio dei campeggi nel 2019 è risultato doppio rispetto a quello degli alberghi del Triveneto), concentrate nelle località di mare e di lago.
La lettura dell’evoluzione del fatturato dal 2008 al 2019 mette in risalto la dinamicità degli associati Faita (+64%, più del doppio della crescita delle strutture alberghiere che è stata pari al +27,6%), che hanno anche mostrato una maggiore tenuta nella ripresa post-pandemica del 2021 (-1,9% la variazione del fatturato tra il 2019 e il 2021 contro il -25,6% degli alberghi).
Queste evidenze sono confermate per tipologia di località e dimensioni aziendali: tra gli associati FAITA spiccano in particolare le performance delle strutture di medie e grandi dimensioni. Dal lato degli investimenti si osserva la notevole crescita per gli associati FAITA (+36% nel periodo tra 2008 e 2019) e l’impegno a qualificare le strutture anche nel periodo tra il 2019 e il 2021, particolarmente elevato per le strutture medio-grandi. Appare evidente la correlazione tra gli investimenti effettuati tra il 2008 e il 2017 e il fatturato conseguito nel triennio successivo (2017-2019) dagli associati Faita.
La chiave della competitività dei campeggi e villaggi Faita risiede forse proprio nella spinta costante al rinnovamento dell’offerta che li ha portati a livelli di redditività nel 2021 (39,7%) molto più elevati rispetto alle strutture alberghiere (25,2%), a cui si accompagna il rafforzamento della loro patrimonializzazione (da 54% del patrimonio netto su attivo del 2019 al 59% del 2021).
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni