TRENTO – Un cittadino marocchino di 43 anni è stato arrestato per tentato omicidio dopo aver accoltellato un giovane colombiano di 27 anni nei pressi di un locale situato nella zona nord di Trento.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aggressione si è verificata nella notte tra sabato 12 e domenica 13 aprile, quando il 27enne è stato colpito da diversi fendenti all’altezza del torace. Il giovane, seppur cosciente, giaceva a terra quando sono arrivati i soccorsi del 118, che hanno subito allertato la Polizia di Stato.
La vicenda, che ha richiesto l’immediato intervento delle forze dell’ordine, ha avuto risvolti rapidi grazie a una combinazione di testimonianze oculari e sistemi di videosorveglianza, che hanno permesso di individuare in poche ore l’autore del gesto.
Sul luogo dell’aggressione è stata ritrovata una tessera nominativa caduta al presunto aggressore durante la fuga. Questo indizio ha permesso agli agenti di indirizzare rapidamente le ricerche verso un cittadino marocchino, noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali.
Fermato dopo una breve fuga: il sospettato si nascondeva tra le auto
Nonostante un tentativo di sottrarsi alla cattura, l’uomo è stato rintracciato poco dopo il fatto. Gli agenti lo hanno sorpreso mentre cercava di nascondersi tra le auto parcheggiate nei dintorni. Il fermo è avvenuto senza ulteriori incidenti e l’uomo è stato condotto presso il comando di polizia, dove è stato formalizzato l’arresto.
Il 43enne è ora accusato di tentato omicidio e, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, è stato trasferito presso la casa circondariale di Trento, dove attende l’udienza di convalida del fermo.
La vittima è ricoverata in ospedale con una prognosi di 40 giorni
Il giovane colombiano, trasportato d’urgenza al pronto soccorso, ha riportato ferite gravi ma non è in pericolo di vita. I medici hanno emesso una prognosi di 40 giorni, segno della gravità dei colpi ricevuti.
Proseguono le indagini: si cerca il movente
Attualmente, sono in corso ulteriori accertamenti investigativi per chiarire i motivi che hanno portato all’aggressione. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, dall’alterco improvviso fino a possibili regolamenti di conti legati a dinamiche pregresse.