Importanti novità che riguardano la sicurezza del territorio. Sono iniziati i rilievi per la messa in sicurezza idraulica del basso corso del fiume Tagliamento a San Michele al T..
In pratica i tecnici della Regione stanno effettuando delle indagini geotecniche lungo l’argine del fiume al fine di individuarne le criticità sia sotto il profilo idraulico che strutturale che quelle inerenti le quote altimetriche.
In sostanza le misurazioni consentiranno di avere il quadro delle fragilità del sistema arginale e quindi di individuare le aree in cui intervenire per prevenire le tracimazioni o, peggio, a rottura.
Non è irrilevante ricordare che il Tagliamento, in particolare quando è in piena, risulta essere un fiume pensile ovvero le cui acque scorrono all’altezza dei tetti delle case poste al di là dell’argine e che quindi un eventuale sfondamento della difesa arginale provocherebbe danni incalcolabili alle persone e alle cose. Per questi primi lavori la Regione ha stanziato 14 milioni di euro.
Il sindaco Pasqualino Codognotto così commenta l’avvio dei lavori: “Auspichiamo sia il primo passo per arrivare alla soluzione di un problema che ci trasciniamo dal 1965, ovvero dalla prima alluvione che poi si è ripetuta con maggiore disastroso vigore nel novembre 1966 e che tanti danni hanno causato. Con i cambiamenti climatici le piene sono purtroppo diventate una costante tanto che l’ultima di soli pochi mesi fa ha messo seriamente a rischio questo territorio. Nei fatti: se i fattori quali forte vento di scirocco e alta marea fossero coincisi per ancora qualche ora nel mentre la piena stava drammaticamente arrivando gli argini probabilmente non avrebbero trattenuto l’acqua entro l’alveo con conseguenze devastanti. Ricordo che questo fiume venne definito non a caso “rapace” (rapax) dagli antichi romani per la velocità e l’irruenza con cui si avventa sui nostri territori”.
Il primo cittadino ha continuato: “riteniamo queste opere utili ma non sostitutive di quelle fondamentali che servono per la messa in sicurezza delle nostre popolazioni ovvero le vasche di espansione o altre soluzioni da realizzarsi nel medio corso per trattenere i picchi di ondate di piena” Il problema delle piene del Tagliamento era stato analizzato qualche mese fa nel corso di un programma di TV7 speciale TG Uno che aveva mandato nel territorio sanmichelino l’inviato Igor Stagliano’. In quell’occasione Codognotto aveva fatto un’analisi dettagliata sul problema delle piene del fiume tra San Michele e Latisana.
Anche durante l’intervista in onda su Rai Uno vennero affrontati i temi della tenuta degli argini e degli sconvolgimenti atmosferici che da anni mettono a rischio esondazioni il territorio sanmichelino e friulano. Il sindaco Pasqualino Codognotto è tornato sul problema già evidenziato in altre occasioni dichiarando che tutti gli studi sinora fatti sulla sicurezza idraulica del fiume Tagliamento hanno portato allo stesso risultato ovvero che senza la laminazione della piena nel suo medio corso le popolazioni a valle saranno sempre fortemente a rischio.