Nel corso della tarda mattinata di sabato, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave, nell’ambito dei controlli relativi al rispetto delle misure nazionali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica finalizzate ad evitare il diffondersi del virus Covid-19, hanno riscontrato l’apertura, nonostante ne sia prevista la sospensione, di un centro benessere sito in via Salvo d’Acquisto di Musile di Piave.
Difatti, il DPCM del 3 nov. u.s., ha sospeso le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
All’interno del centro era presente una donna di nazionalità cinese di 42 anni, residente a Milano e dichiaratasi domiciliare a Musile di Piave. I Carabinieri hanno quindi proceduto alla contestazione di una sanzione amministrativa che è pari alla sanzione minima di 280 euro se oblata entro 5 giorni o a 400 euro, se pagata in misura ridotta, entro 60 giorni dall’accertamento, nei confronti del titolare dell’esercizio, un 58enne cinese di Carpi (MO).
I militari, avendo rilevato la necessità di impedire la prosecuzione della violazione, hanno proceduto a disporre l’immediata chiusura dell’attività dandone notizia alla Prefettura di Venezia. Verranno inoltre esperiti opportuni approfondimenti in merito alla regolarità del rapporto di lavoro della donna trovata all’interno del centro benessere.
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