Lo scorso mercoledì 22 luglio 2020, a seguito di una segnalazione pervenuta da un bagnante, i militari della Guardia Costiera di Monfalcone sono intervenuti presso il lido di Staranzano per la presenza di una rete da pesca, c.d. “cogollo”, utilizzato quale rete da posta.
Si trattava di circa 40 metri di rete posizionata nell’acqua in verticale con dei pali in legno, all’altezza del c.d. “primo caregone”, in piena zona riservata alla balneazione.
La rete risultava immersa ad una profondità di circa mezzo metro e, oltre ad essere illegale perché non conforme alle norme sulla tutela della risorsa ittica, creava un evidente pericolo per la sicurezza dei bagnanti.
Il personale militare dipendente, con il prezioso supporto del personale della Polizia di Stato, dipendente dal Commissariato di Duino-Aurisina, intervenuto con 2 moto d’acqua, ha individuato nei bassi fondali il cogollo e lo hanno rimosso dallo specchio acqueo.
Il trasgressore non è stato individuato ma l’attrezzo da pesca è stato posto sotto sequestro in base alla legislazione vigente.
Per scongiurare tale tipo di infrazioni, i controlli da parte della Guardia Costiera continueranno senza sosta in tutto il territorio di giurisdizione.