Servizioi danni del coronavirus
A causa del coronavirus 20,5 milioni di americani hanno perso il lavoro nel mese di aprile. Il dato è migliore delle stime
di Riccardo Barlaam
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Gli Stati Uniti a causa del coronavirus in aprile hanno perso 20,5 milioni di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione ufficiale, secondo i dati appena resi noti dal Dipartimento al Lavoro in aprile, è salito al record del 14,7% più del triplo dal 4,4% di marzo. Ma meno delle previsioni degli economisti. Tanto che i mercati finanziari hanno reagito positivamente. «Il crollo dell’occupazione era totalmente atteso», ha detto Donald Trump intervistato da Fox News. «Nessuna sorpresa, quei posti di lavoro torneranno, e torneranno presto».
Il tasso di disoccupazione “reale”, che considera i lavoratori che non cercano un’occupazione e i lavoratori part-time, è schizzato al 22,8 per cent0. Si tratta di gran lunga del numero più alto mai registrato nella storia degli Stati Uniti dall’epoca della Grande Depressione, negli anni Trenta (la serie dei dati mensili sull’occupazione Usa pubblicata dal Dipartimento al lavoro ha avuto inizio nel 1939.) Meno comunque di quanto previsto dagli economisti nel sondaggio Refinitiv che stimavano una perdita di 22 milioni di posti di lavoro in aprile e una disoccupazione al 16%.
In ogni caso il dato è drammatico: la disoccupazione americana nel mese di aprile ha superato il record del 10,8% negli anni successivi alla Seconda Guerra mondiale, ma è inferiore, appunto, al 24,9% registrato durante la Grande Depressione. Durante il picco della crisi finanziaria subprime nell’ottobre 2009 la disoccupazione americana era salita al 10 per cento.
Il dato di aprile è significativo perché registra lo stop dell’economia Usa di un intero mese dopo il lockdown: le perdite di lavoro a marzo – con le misure restrittive entrate in vigore a metà mese – si erano fermate a 870 mila persone, con un tasso di disoccupazione del 4,4%. Un mese prima, a febbraio, la disoccupazione americana era appena al 3,5%, il livello più basso da cinquant’anni.
La disoccupazione tra le donne è salita al 15,5% dal 4%, confrontata a un incremento di 9 punti tra gli uomini, al 13%. I disoccupati tra gli afroamericani sono saliti dal 16,7%, tra gli ispanici al 18,9%, contro il 14,2% di senza lavoro tra i bianchi americani.