BIBIONE. Nelle prime ore della giornata di oggi venerdรฌ 31 gennaio 2020, la Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito il provvedimento con cui il Gip del Tribunale di Pordenone ha disposto il sequestro preventivo di un tratto di arenile di oltre 25.800 metri quadri a Bibione per il reato di occupazione abusiva di area demaniale marittima utilizzata per finalitร turistico-ricreative.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia sotto la direzione del Procuratore di Pordenone, hanno riguardato la verifica della regolaritร della procedura di gara bandita a giugno 2016 dal Comune di San Michele al Tagliamento per la nuova aggiudicazione della concessione demaniale, giร rilasciata nel 2011 a una societร con sede nella provincia di Venezia con scadenza a dicembre 2016.
Dai primi accertamenti sono state rilevate irregolaritร nel bando di gara in quanto prevedeva lโobbligo per il vincitore di versare al concessionario uscente, entro 30 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione, un indennizzo di 11 milioni di euro, corrispondente al valore dellโimpresa titolare della concessione, stabilito sulla base di una perizia prodotta della societร uscente.
Tale clausola, peraltro apposta senza che il Comune avesse verificato la congruitร del valore di stima, era frutto di un accordo collusivo tra il rappresentante della societร uscente, interessato a mantenere la titolaritร della concessione, e il funzionario comunale preposto, ed era finalizzato a scoraggiare la partecipazione di eventuali concorrenti alla gara.
A seguito dellโannullamento del bando di gara da parte del Tar di Venezia per effetto del ricorso di un concorrente, il Comune di San Michele al Tagliamento aveva adeguato formalmente il bando di gara a quanto stabilito dal giudice amministrativo, reintroducendo, perรฒ, in altra forma la stessa clausola. Nel contempo consentiva al concessionario di continuare a gestire la spiaggia fino allโestate del 2019 con piรน provvedimenti di proroga provvisoria a firma di altro funzionario comunale.
Poichรฉ anche il secondo bando di gara era stato impugnato dal concorrente, il funzionario responsabile del Comune di San Michele al Tagliamento aveva rilasciato, in accordo con il concessionario uscente, un provvedimento per estendere automaticamente la durata della concessione fino al 2033, sfruttando in maniera indebita le disposizioni contenute nella Legge di bilancio 2019 che consente lโautomatica proroga di 15 anni delle concessioni vigenti al 31 dicembre 2009.
In realtร , lโimprenditore era in possesso solo di una concessione temporanea e la procedura di rilascio della concessione del 2011, scaduta a dicembre 2016, รจ risultata non pubblicata e, pertanto, non avrebbe potuto ottenere lโestensione di ulteriori 15 anni.
Al termine delle indagini sono stati denunciati due funzionari pubblici del Comune di San Michele al Tagliamento per abuso dโufficio e turbata libertร del procedimento di scelta del contraente e il concessionario per occupazione abusiva di area demaniale marittima, in quanto gestita in assenza di un provvedimento valido ed efficace.
Sulla base degli accertamenti svolti, il Gip del Tribunale di Pordenone, accogliendo la richiesta del Procuratore della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo dellโarea