Non ci saranno aumenti delle tariffe sulla rete autostradale di Autovie Venete.
Il Ministero, infatti, non ha concesso nessun aumento dei pedaggi, nemmeno lo 0,8% a copertura dell’inflazione programmata. Leggere modifiche potranno verificarsi unicamente alla barriera di Venezia Est dalla quale transitano i flussi da e per la tratta gestita da Cav, Concessionaria Autostradale Veneta, alla quale il ministero ha riconosciuto un incremento dell’ 1,20%.
Gli aumenti, per la maggior parte delle Concessionarie, sono stati differiti fino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei Piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Per quanto riguarda Autovie Venete, l’ultimo aumento risale al 2018 (+ 0,86%). Nessun incremento nemmeno nel 2019, con la motivazione che la concessione era scaduta il 31 marzo 2017. In realtà, la delibera Cipe numero 38 approvata nel luglio 2019, legittima la richiesta di revisione delle tariffe fino al subentro del nuovo gestore, come peraltro previsto dall’atto integrativo alla convenzione in essere siglata nel 2011.
Autovie, quindi, a tutti gli effetti, è ancora gestore della rete autostradale in concessione e proprio su queste basi ha presentato, nell’ottobre 2019 una richiesta di aumento per il 2020 dello 0,8% pari al tasso di inflazione programmata, richiesta che però non è stata accolta. Attualmente la Concessionaria è impegnata nella realizzazione della terza corsia della A4, opera che renderà l’infrastruttura adeguata a reggere la crescente mobilità di flussi e persone.
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