Venerdรฌ 13 dicembre รจ la giornata di Santa Lucia, che si apre come da tradizione nel Natale a Pordenone con gli auguri in pediatria. A portare la gioia della musica e del canto ai piccoli malati sarร l’accademia VoCem della scuola di Musica SoundCem.
Attesissimo il corteo di Santa Lucia, accompagnata dagli asinelli, che sfilerร in centro in collaborazione con Sviluppo e Territorio e il supporto di Pn Bar, Moretto e Studio Immobiliare Tubaro & Carraro. Il corteo partirร da Borgo Colonna alle 16.45 e percorrerร via Cavallotti, via Bertossi, piazzetta cavour, piazza XX Settembre (dove ci sarร l’esibizione di Dance Mob), viale Cossetti, via Cesare Battisti, Corso Vittorio Emanuele, con arrivo alla Loggia Municipale alle 18, dove sarร accolto dal Coro della Scuola dell’Infanzia Santa Maria Goretti di Borgomeduna. Santa Lucia arriverร anche nei quartieri. Alle 19 nella parrocchia SS. Ilario e Taziano, racconterร storie ai bambini e alle bambine di Torre
Il Pordenone Christmas festival venerdรฌ 13 dicembre alle 21.30 porta in piazza XX Settembre Alan Sorrenti, per una serata musicale tutta anni Settanta, con ingresso gratuito, che prenderร il via giร alle 19.30 con la musica italiana del dj Massimo Rossini. In scaletta per il cantante italo inglese i suoi piรน grandi successi di sempre da figli delle stelle a Sei l’unica donna per me. โFigli delle stelle – afferma Sorrenti – ha toccato una corda invisibile che tutti abbiamo a livello inconscio e di cui molti ne sono consapevoli e sono per questo figli delle stelle. Si รจ trasformata nei decenni facendosi vivere da generazioni con esigenze e costumi diversi, Figli delle stelle รจ un modo di essere, uno stato mentale, se per mente si intende cervello connesso al cuore. Fa vibrare quella corda che forse ci collega alla nostra gioiosa solitudine universaleโ. Alan Sorrenti copre un ruolo fondamentale nella storia della musica italiana, in qualitร di cantante e autore dallo stile unico e inconfondibile, che si รจ sempre rinnovato nel corso del tempo,interpretando e spesso anticipando il gusto e le tendenze delle nuove generazioni. Nato a Napoli da padre partenopeo e madre gallese,una combinazione che fa di lui un cantante non tipicamente italiano,Alan cresce con il โprogressive rockโ inglese degli inizi anni โ70,che finirร per caratterizzare le sue prime produzioni mentre la sua voce si ispira alle originali modulazioni di un eccentrico e innovativo cantautore californiano,Tim Buckley, che Alan riconoscerร come suo maestro. Debutta con lโalbumโAriaโ(EMI 1972) che ottiene il premio della critica discografica come miglior album dellโanno. Il singolo โVorrei incontrartiโ tratto da questo album diventa una delle canzoni simbolo della generazione ribelle post โ68. Il suo secondo albumโCome un vecchio incensiere allโalba di un villaggio desertoโ(EMI 1973),r egistrato e prodotto a Londra,ospita musicisti inglesi appartenenti a gruppi significativi della scena progressive inglese, come i Van der Graf Generator, ed รจ contaminata dalle vibrazioni psichedeliche dei Pink Floyd. Nel suo terzo albumโAlan Sorrentiโ(EMI 1974), lโartista ripropone in una chiave assolutamente originale e dissacratoria il classico napoletano โDicitencello Vujeโ che entra nelle Top 10 italiane. Un anno dopo a San Francisco realizza il suo quarto album โSienteme itโs time to landโ(EMI 1976), con una band locale di “fusion”. โFigli delle Stelleโ(EMI) esce nel 1977: oltre un milione di copie vendute solo in Italia. Il brano โFigli delle Stelleโ, tratto dall’album omonimo, diverrร presto una “cult-song” e il “leading symbol” della dance italiana. La sua canzone piรน popolare “Tu sei l’unica donna per me” uscirร due anni dopo arrivando nei primi posti in classifica in tutta Europa, specialmente in Germania, Svizzera e Scandinavia e vincendo il Festival Bar. Il singolo โLa strada bruciaโ e il cd albumโAngeli di stradaโ(RICORDI 1982) segna lโinizio di una rinascita spirituale che si materializzerร nel mistico โNon si nasce mai una volta solaโ del cd album โBonno Soku Bodaiโ(WEA 1986) e nella successiva conversione dell’artista al โVero Buddismo di Nichiren Daishoninโ. Successivamente esplora la nuova scena musicale internaziona. Con alcuni componenti dei โPlanet Funkโ realizza 2 nuovi singoli,il primo :โKyoko mon amourโche viene pubblicato in una raccolta di Greatest Hits โMiamiโ (EMI 1996) mentre il secondo โParadiso Beachโ tratto dal piรน recente cd album โSottacquaโ(SONY 2003), riceve unโottima accoglienza da parte dei network radiofonici balzando allโattenzione delle nuove generazioni.
Venerdรฌ 13 dicembre alle 20.45 la rassegna Teatri dell’Anima a cura di Eta Beta porta nella Chiesa del Cristo di Pordenone, con i suoi affreschi trecenteschi, o spettacolo “Acquasantissima”, diretto ed interpretato da Fabrizio Pugliese su un testo di Francesco Aiello e Fabrizio Pugliese. Musiche di Remo Da Vico. Nella messa in scena si rifletterร sul rapporto tra mafia e religione. L’ingresso รจ gratuito. Dopo lo spettacolo, sarร possibile incontrare lโattore. Inoltre, il giorno dopo, sabato 14 dicembre, nella sede di Etabeta Teatro dalle 10 alle 17, รจ stato organizzato un workshop di narrazione con lo stesso Fabrizio Pugliese. Che cosa determina la non contraddizione tra la cultura mafiosa e quella cattolica? Comโรจ possibile allโinterno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? La mafia puรฒ contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Grazie a questo i mafiosi hanno costruito unโimmagine di se da โuomini dโonoreโ, paladini dellโordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi: la mafia รจ un fenomeno di classi dirigenti, di potere. In scena รจ un mafioso stesso a parlare: le storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo con lโintento non di condannare, (troppo facile e troppo spesso acquiescente) ma porre domande, spunti di riflessione ragionare e ripensare quella giusta e โcomplessaโ etica religiosa e sociale dove intenzione e responsabilitร hanno pari forza e valore. Il testo dello spettacolo nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla โndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacitร silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, di creare quei legami che ne fanno una delle mafie piรน rispettate e โsicureโ (la โndrangheta ha un numero assolutamente esiguo di pentiti), e per quella commistione di rituali e regole di comportamento interne estremamente complesse, quasi fosse una societร parallela a quella ufficiale. Proprio questa sua arcaicitร ha generato un personaggio archetipico, con la caratura di un protagonista shakespeariano che ci consegna uno sguardo spietato e lucido sul presente.
Alle 21 di venerdรฌ 13 dicembre Speakeasy porta in scena Troppo genio, di Lisa Moras con Alejandro Bonn. Protagonista รจ Leonardo รจ un ragazzo che fa lโattore e viene da Vinci. Precisa volontร della madre, un nome per la buona sorte, per la fortuna, per il futuro. Ironia della sorte da anni porta in giro uno spettacolo su Leonardo da Vinci e non ne puรฒ piรน. Quel nome รจ troppo, quel confronto รจ continuo e lui lo spettacolo non lo vuole portare a termine. Uno spettacolo sul procrastinare, sul destinare al futuro sullโaspetto piรน umano del genio, su quel suo perdersi nello studio mancando le scadenze e su quelle cose non finite che ancora oggi ci parlano. Dalle 20 aperitivo con Vigneti Pitars, Vanilla Sky 2.0 e Erica Santarossa.