Il 31 marzo 2025 sono ufficialmente partite le indagini per il progetto “Sconfinare, germogliare. Viaggio tra memoria e presente nelle giovani famiglie di Carnia”, un’iniziativa che mira a documentare le testimonianze delle giovani famiglie che hanno deciso di rimanere e lavorare nelle zone montane della Carnia. Il progetto, capofila della Comunità di montagna della Carnia, è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli. Obiettivo principale del progetto è comprendere le motivazioni, le sfide, i vantaggi e le difficoltà di vivere in un territorio segnato dallo spopolamento.
Il progetto: un viaggio tra memoria e presente
Il cuore del progetto è la raccolta di testimonianze dirette attraverso ritratti fotografici, video interviste e analisi antropologica. L’intento è di offrire uno spunto di riflessione sul fenomeno dello spopolamento nelle aree montane e di andare oltre le semplici statistiche, mettendo in luce le esperienze concrete delle famiglie che hanno scelto di restare. In particolare, sarà documentato come queste famiglie vivono quotidianamente, quali siano le difficoltà e i piaceri di crescere i propri figli in un ambiente montano, spesso lontano dalle opportunità offerte dai grandi centri urbani.
A curare la raccolta di questo materiale sarà la fotografa Ulderica Da Pozzo, che con la sua sensibilità e capacità di entrare in connessione con le persone, si propone di raccontare storie autentiche e coinvolgenti. Da Pozzo sottolinea come, sebbene si parli molto di progetti per arginare lo spopolamento, raramente si affronti in modo diretto la vita di chi decide di restare. Per questo motivo, l’intento è di far parlare direttamente le famiglie, lasciando che siano loro a raccontare la loro realtà.
L’area di intervento e il partenariato
L’area interessata dal progetto corrisponde alla Strategia Area Interna Alta Carnia, un territorio che comprende 25 dei 28 Comuni carnici. Questa zona è caratterizzata da parametri socio-economici critici, con una crescente diminuzione della fascia giovane della popolazione residente. Il progetto coinvolge un partenariato che include i quattro Comuni dell’Area Interna Alta Carnia e l’Istituto scientifico Dipartimento di Lingue e Letterature, Formazione, Comunicazione e Società (DILL) dell’Università degli Studi di Udine. Tutti i 25 Comuni coinvolti hanno già garantito la loro collaborazione per facilitare l’indagine e il coinvolgimento delle giovani famiglie residenti nel territorio.
Un’opportunità per il futuro delle giovani famiglie
Il progetto “Sconfinare, germogliare” non si limita alla sola documentazione, ma si propone anche di stimolare un dialogo tra le istituzioni e le famiglie che hanno scelto di rimanere, con l’obiettivo di comprendere meglio le loro esigenze e trovare soluzioni concrete per il futuro. La raccolta di queste testimonianze diventa, quindi, un punto di partenza per una riflessione collettiva su come affrontare la sfida dello spopolamento e sulla possibilità di incentivare politiche che sostengano queste realtà.