ROVIGO – Nell’ambito di un piano di controllo mirato a contrastare l’illegalità economico-finanziaria nel settore turistico, la Guardia di Finanza di Rovigo ha intensificato le verifiche sulle strutture ricettive, con particolare attenzione ai Bed and Breakfast (B&B) presenti nel Polesine. L’operazione ha messo in evidenza alcune irregolarità relative alla mancata registrazione e autorizzazione di una struttura ricettiva a Rovigo.
Sequestro e sanzioni per un Bed and Breakfast abusivo
Nel corso di uno di questi controlli, i finanzieri hanno riscontrato che un Bed and Breakfast non aveva effettuato la necessaria “classificazione” prevista dalla Legge Regionale Veneto e non aveva richiesto il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.) al Ministero del Turismo. La struttura, che ospitava tre persone di nazionalità spagnola, è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre i gestori sono stati sanzionati con multe che raggiungono i 6.000 euro. Inoltre, la struttura non aveva presentato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) al Comune di Rovigo, violando la normativa regionale.
Violazioni alla sicurezza e omessa comunicazione alla Questura
In aggiunta alle irregolarità amministrative e fiscali, durante il controllo le Fiamme Gialle hanno scoperto che la struttura non aveva inviato le comunicazioni obbligatorie alla Questura riguardo l’identità degli ospiti, in violazione dell’art. 109 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Per questa omissione, i tre gestori della struttura (una 46enne padovana, un 56enne e una 61enne rodigina) sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Rovigo per il reato di omessa comunicazione delle generalità degli alloggiati.
Controlli continui e tutela delle imprese oneste
Questo intervento rientra in un piano più ampio di verifiche che ha visto coinvolti vari enti, tra cui la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco, per garantire il rispetto delle normative di sicurezza e igiene nelle strutture turistiche. La Guardia di Finanza ha inoltre avviato una valutazione degli aspetti fiscali legati all’attività abusiva e ha segnalato il caso alle autorità competenti. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare la concorrenza sleale e nel tutelare sia le imprese legittime che i cittadini, garantendo un servizio di ospitalità sicuro.