La 14^ Pordenone Design Week si è conclusa questa sera con il convegno “Intelligenza e Creatività, meraviglie e contraddizioni dell’Intelligenza Artificiale”, a Palazzo Montereale Mantica con il professor Alessandro Mecocci, docente ordinario di computer vision all’Università di Siena.
Un’edizione, quella che si conclude oggi, che si è contraddistinta per una forte apertura internazionale (con la presenza della Scuola di Architettura e Design ISBA Ayin’a di Lomè, Togo e degli studenti della Università Unesc / Universidade Do Extremo Sud Catarinense di Santa Catarina do Sul).
Soprattutto un’edizione di grande festa che ha coinciso con uno dei momenti storici per la città che la ospita, la proclamazione di Capitale Italiana della Cultura 2027. Un entusiasmo che da Roma ha soffiato sulla città contagiando anche la Pordenone Design Week, manifestazione che spinge i giovani creativi a muoversi e sconfinare nell’innovazione, affrontando i temi della progettazione contemporanea nei vari settori della produzione e della ricerca, attraverso il driver appunto del design. Ci sono stati dei momenti di contaminazione tra i workshop, in cui i docenti hanno portato le proprie competenze anche al di fuori dei loro workshop specifici.
«Il legame tra Università, in particolare dell’ISIA Roma Design sede di Pordenone, e Cultura in questa città è molto molto stretto – ha commentato Paolo Candotti, presidente del Consorzio Universitario di Pordenone – Nel progetto di candidatura lo sviluppo universitario è uno dei pilastri, è una sfida di cui il sistema di alta formazione pordenonese si sente fortemente parte. Il fatto stesso che attraverso la Pordenone Design Week l’Università si apra alla città, ai negozi, alle aziende, alla cittadinanza, è una modalità nuova e virtuosa per far vivere meglio al territorio la presenza universitaria a Pordenone».
Un’edizione dunque da incorniciare «una settimana molto partecipata dai giovani, dalle aziende con un trend in crescita – ha aggiunto Candotti – i progetti sono stati molto interessanti sia sul versante industriale sia sul fatto che i ragazzi sono stati coinvolti nel progetto che riguarda un po’ una call for ideas per il Valle Center. Si conferma perciò una manifestazione di successo sia per le aziende che qui trovano un bacino di creatività fruttuosa, sia per gli studenti che possono mettere in pratica le competenze apprese sotto la guida dei loro docenti, con la possibilità di cimentarsi in progetti concreti capendo cosa cercano e vogliono le aziende. Ricordiamo poi che questi progetti spesso vivono oltre la PDW, in un rapporto continuativo con l’università e che molti di questi ragazzi approdano nelle aziende dove hanno collaborato durante i workshop, il che nel tempo si traduce in opportunità di lavoro».
Moltissimi dunque i contatti tra mondo della ricerca, città e le aziende, non solo portando i creativi nei siti produttivi, ma anche portando le imprese all’interno dell’Università, facendo loro scoprire il grande potenziale che cresce nelle aule del campus universitario pordenonese. La sperimentazione ha riguardato non solo la progettazione di prodotto, ma anche la ricerca: indagando il “low density design”, ossia esplorando in maniera teorico pratica quello che sarà il nuovo ruolo del designer del futuro per una riscoperta del progetto lento e di una sua eventuale imprevedibilità e della riappropriazione del rapporto con l’oggetto da parte dell’utente. E ancora il coinvolgimento degli studenti stessi nell’interrogarsi su futuro del Valle Center, loro stessa futura sede universitaria, oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana. Un modo per riflettere su loro stessi, incoraggiati al confronto e all’analisi delle necessità, guidati verso una visione personale e soluzioni capaci di rispettare sia il progetto architettonico sia il loro punto di vista, adottando un approccio progettuale funzionale, inclusivo e non meramente estetico.
Anche questa 14^ edizione si è contraddistinta per la partecipazione di imprese leader di settore che hanno trovato nella Pordenone Design Week un interlocutore di riferimento. Tra queste anche Tucano, marchio noto in tutto il mondo, specializzato nella creazione di borse e custodie per il lavoro. Il workshop è stato concentrato sull’individuazione e progettazione di un prodotto tessile contenitore per il lavoro, il viaggio e il tempo libero, che sia aderente ai principi sostenibili della elevata riciclabilità e riparabilità.
Significativa anche quest’anno la presenza di aziende particolarmente orientate all’innovazione, punto di riferimento per il territorio. Mediaprofili con Formenti e Giovenzana e gli studenti hanno sviluppato elementi di arredo che indagano, grazie all’ausilio di nuovi materiali e tecnologie sostenibili, utilizzati con un approccio biomimetico, alternative ai pannelli laminati per nuove soluzioni per strutture e metodi di giunzione; con Pezzutti ci si è occupati di sviluppare una linea di contenitori in plastica riciclata per la conservazione degli alimenti, progettati per ottimizzare lo spazio in casa e facilitare la presentazione e la distribuzione nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) con un focus sulle soluzioni impilabili e annidabili, con packaging accattivante e una gestione logistica efficiente; per L&S Italia si è realizzato uno scenario espositivo dei prodotti L&S Italia, ottimizzando le dinamiche espositive attuali e potenziando la comunicazione del prodotto tramite nuove strategie di allestimento e interazioni innovative; assieme a Mesons gli studenti hanno sviluppato una linea di attrezzature e accessori che ottimizzino e implementino l’operatività in cucina, adattandosi alle nuove esigenze degli ambienti cucina-salotto open space, sperimentando possibilità sviluppo dell’ambiente legato alla cucina attraverso 4 parole d’ordine: benessere, contaminazione, sostenibilità, innovazione per contesti innovativi e con uno sguardo al futuro.
La Pordenone Design Week, manifestazione che ha nuovamente trasformato la città in punto di riferimento internazionale del design, è stata organizzata da Consorzio Universitario di Pordenone, ISIA Roma Design sede di Pordenone, Confindustria Alto Adriatico e Associazione Culturale Pordenone Design. L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Bcc Pordenonese e Monsile e Fondazione Friuli, con il patrocinio di Comune di Pordenone e Camera di Commercio di Pordenone e Udine, e il sostegno dei partner Adi Fvg, Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, Comet (Cluster della Metalmeccanica del Fvg), l’azienda L&S e il mediapartner “Art a part of Cult(ure).