LUNGADIGE SAN GIORGIO (VR) – Angelo Renon, 72 anni, ex bidello in pensione, è stato trovato morto ieri mattina davanti alle scuole Catullo, in lungadige San Giorgio, a Verona. Non era un semplice “senza tetto”, ma un uomo con una storia, che aveva scelto di vivere all’aperto dopo la morte della madre nel 2003. La sua scelta di abitare la strada era motivata dal desiderio di una vita più libera, lontano dalle convenzioni e dalle strutture tradizionali.
Una vita libera, ma difficile
Renon era ben conosciuto dai cittadini e, nonostante le ripetute offerte di aiuto da parte dei servizi sociali e delle associazioni, aveva sempre rifiutato soluzioni abitative al chiuso. Ogni sera, però, riceveva la cena dai volontari della Ronda della Carità, che lo assistevano nel suo percorso di vita. La sua morte, avvenuta probabilmente a causa del freddo della notte, segna la quarta vittima tra le persone senza dimora a Verona negli ultimi tre mesi.
Un destino segnato dalla strada
Il corpo di Angelo Renon è stato scoperto dai passanti, che hanno allertato la Polizia Locale. Non vi erano segni di violenza, solo la fredda realtà di un uomo che aveva scelto di vivere per strada. La sua morte, avvenuta nel solito angolo dove riposava ogni notte, rappresenta un altro triste capitolo della vita di chi, purtroppo, vive nell’ombra della città.