Nel cuore del Friuli Venezia Giulia, Spilimbergo emerge come un gioiello di arte, storia e cultura. Conosciuta come la “Città del Mosaico”, questa affascinante località ha recentemente ottenuto il prestigioso riconoscimento di essere annoverata tra “I Borghi più belli d’Italia”. Questo traguardo non solo celebra il ricco patrimonio storico e artistico di Spilimbergo, ma rappresenta anche un’opportunità per valorizzare ulteriormente il turismo locale e promuovere le eccellenze del territorio.
Un viaggio nella storia di Spilimbergo
Le origini di Spilimbergo risalgono all’epoca medievale, con il primo riferimento documentato al “castrum de Spengenberg” datato 1120. Il nome della città deriva dai conti carinziani Spengenberg, che si stabilirono nella regione nell’XI secolo. La posizione strategica sulla riva destra del fiume Tagliamento favorì lo sviluppo del borgo, rendendolo un importante centro di scambi commerciali e culturali. Nel corso dei secoli, Spilimbergo ha saputo preservare e valorizzare il suo patrimonio, diventando un simbolo di eccellenza artistica e culturale nel panorama italiano.
La Scuola Mosaicisti del Friuli: un’istituzione di eccellenza
Fondata nel 1922, la Scuola Mosaicisti del Friuli rappresenta un unicum a livello mondiale. Nata grazie all’iniziativa del Comune di Spilimbergo e della Società Umanitaria di Milano, l’istituzione ha l’obiettivo di preservare e tramandare l’antica arte musiva. Nel corso degli anni, la scuola ha formato numerosi artisti e artigiani, le cui opere adornano edifici pubblici e privati in tutto il mondo. La presenza della scuola ha contribuito a consolidare la reputazione di Spilimbergo come capitale italiana del mosaico, attirando studenti e appassionati da ogni angolo del globo.
Il centro storico: un museo a cielo aperto
Passeggiando per le vie del centro storico di Spilimbergo, si ha l’impressione di immergersi in un museo a cielo aperto. La città è caratterizzata da un’architettura che riflette le diverse epoche storiche, con edifici che testimoniano l’evoluzione artistica e culturale del borgo.
Il Duomo di Santa Maria Maggiore
Edificato a partire dal 1284 per volere di Walterpertoldo II, il Duomo di Santa Maria Maggiore è un esempio significativo di architettura romanico-gotica. La facciata presenta sette rosoni e un portale in pietra realizzato da Zenone da Campione. All’interno, l’organo cinquecentesco è impreziosito da tele e dipinti di Giovanni Antonio de’ Sacchis, noto come il Pordenone. Adiacente al Duomo si trova la Chiesetta di Santa Cecilia, la più antica della città, che conserva affreschi di inestimabile valore storico e artistico.
Il Castello di Spilimbergo
Il Castello di Spilimbergo è un complesso di residenze signorili disposte attorno a una corte centrale. Tra gli edifici spicca il Palazzo Dipinto, così chiamato per gli affreschi cinquecenteschi che ne adornano la facciata, raffiguranti scene della vita di Ercole. Un altro edificio di rilievo è il Palazzo Tadea, esempio di architettura rinascimentale. A nord del castello si trova il Palazzo di Sopra, attuale sede del Municipio, da cui si gode una vista panoramica sulla valle del Tagliamento.
Le Torri e le Porte della Città
Le antiche mura di Spilimbergo erano intervallate da diverse torri e porte, molte delle quali sono giunte fino a noi. La Torre Occidentale, o Porta Nuova, faceva parte della terza cerchia muraria e presenta sulla facciata esterna un affresco raffigurante il leone di San Marco. La Torre Orientale, eretta nel 1304, apparteneva alla prima cerchia muraria e si distingue per l’orologio con numeri romani sulla facciata. Queste strutture non solo avevano una funzione difensiva, ma rappresentavano anche simboli del potere e della prosperità della città.
Eventi e tradizioni: la Rievocazione storica della Macia
Spilimbergo è una città che vive intensamente le proprie tradizioni. Tra gli eventi più significativi spicca la Rievocazione Storica della Macia, che si svolge annualmente durante la settimana di Ferragosto. Questa manifestazione rievoca l’atmosfera cinquecentesca del borgo, con sfilate in costume, mercati storici, spettacoli e giochi tradizionali. La “Macia” era un’antica unità di misura utilizzata per le stoffe, e durante l’evento viene celebrata con cerimonie e rappresentazioni che coinvolgono l’intera comunità. Partecipare a questa rievocazione significa immergersi nella storia e nelle tradizioni di Spilimbergo, vivendo un’esperienza unica e coinvolgente.
Gastronomia: i sapori autentici del territorio
La tradizione culinaria di Spilimbergo riflette la ricchezza e la varietà del territorio friulano. Tra i piatti tipici spiccano il frico, una pietanza a base di formaggio e patate, e il musèt con la brovada, un cotechino servito con rape fermentate. I vini locali, come il Ramandolo e il Picolit, rappresentano due eccellenze della viticoltura friulana, apprezzati in tutta Italia e all’estero. Il Ramandolo, un vino bianco dolce, si distingue per il suo profumo intenso e le note fruttate, mentre il Picolit, un vero e proprio tesoro enologico, è considerato uno dei migliori vini passiti italiani, ideale per accompagnare dolci e formaggi stagionati.
La gastronomia di Spilimbergo non si limita solo ai vini. Tra le specialità culinarie più apprezzate troviamo la pitina, un insaccato di carne ovina o caprina affumicato con legni aromatici, dal sapore deciso e intenso, perfetto come antipasto o accompagnato da polenta. Non si può poi dimenticare il frico, piatto simbolo del Friuli Venezia Giulia, preparato con formaggio Montasio e patate, croccante fuori e morbido all’interno, una vera delizia per il palato.
I ristoranti e le trattorie del borgo offrono un’ampia selezione di piatti tipici, dove la tradizione incontra la qualità delle materie prime locali. Tra le esperienze imperdibili per chi visita Spilimbergo c’è sicuramente quella di gustare un buon tagliere di affettati friulani accompagnato da una bottiglia di vino autoctono, magari in un’osteria storica con vista sulle mura medievali.
L’importanza dell’inserimento tra i Borghi più belli d’Italia
L’assegnazione del titolo di uno dei Borghi più belli d’Italia rappresenta un riconoscimento importante per Spilimbergo, che potrà ora beneficiare di una maggiore visibilità a livello nazionale e internazionale. Questa inclusione rafforza la reputazione del borgo come meta turistica d’eccellenza, favorendo l’afflusso di visitatori alla scoperta delle sue bellezze architettoniche, artistiche e naturalistiche.
Far parte dell’associazione consente a Spilimbergo di partecipare a iniziative promozionali, eventi culturali e progetti di valorizzazione del patrimonio locale. Inoltre, il riconoscimento rappresenta una spinta per il settore dell’accoglienza, con un incremento delle presenze turistiche che potrà portare benefici all’economia locale.
Spilimbergo: un gioiello tutto da scoprire
Che si tratti di una visita culturale, di un’escursione enogastronomica o di una semplice passeggiata tra vicoli medievali e botteghe artigiane, Spilimbergo si conferma una destinazione affascinante e autentica, capace di offrire esperienze uniche ai suoi visitatori. La sua storia millenaria, l’arte del mosaico, le sue architetture eleganti e la tradizione culinaria fanno di questo borgo una meta imperdibile per chiunque voglia scoprire il vero cuore del Friuli Venezia Giulia.
Grazie al recente ingresso tra i Borghi più belli d’Italia, Spilimbergo si proietta verso il futuro, senza dimenticare le proprie radici e il suo straordinario passato, continuando a essere un punto di riferimento per l’arte, la cultura e il turismo sostenibile.