TRIESTE โ La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha notificato un provvedimento di confisca di beni a carico di un 50enne di Napoli, indagato per estorsione e usura aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Trieste โ Sezione Misure di Prevenzione, si basa su una serie di accertamenti che hanno messo in luce la pericolositร sociale dellโindividuo e il suo patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
Provvedimenti cautelari e il sequestro dei beni
Il 50enne, con un lungo passato di provvedimenti cautelari, era stato arrestato nel 2020 dopo il sequestro di unโarma da fuoco detenuta illegalmente, insieme a gioielli, orologi di valore e una cospicua somma di denaro, ritenuti frutto di attivitร usuraia e estorsiva. Il Tribunale ha quindi disposto la confisca della totalitร dei beni, come misura contro la sua pericolositร sociale, considerando anche lโuso di prestanome per occultare il patrimonio.
Il valore dei beni sequestrati
La confisca, che ha avuto luogo al termine delle udienze camerali, ha riguardato beni per un valore complessivo stimato di oltre 220mila euro. Tra gli oggetti confiscati figurano contanti, preziosi di ingente valore e motoveicoli di grossa cilindrata. Questi beni sono stati riconosciuti come provento di attivitร illecite legate allโusura e allโestorsione.
Accertamenti e indagini da parte della DIA
Le indagini condotte dalla Sezione Operativa della DIA di Trieste hanno permesso di mettere in evidenza il legame tra il patrimonio del 50enne e attivitร criminali. Il Procuratore Distrettuale di Trieste ha cosรฌ proposto la confisca dei beni, che รจ stata confermata dal Collegio giudicante.