Keith Kellogg nominato inviato speciale per l’Ucraina da Trump
Keith Kellogg è stato designato da Donald Trump come inviato speciale per l’Ucraina, con il compito di risolvere la crisi entro cento giorni. Tuttavia, diversi osservatori ritengono che questo obiettivo sia irrealizzabile. Kellogg è descritto come un negoziatore che non negozierà effettivamente, non avrà peso decisionale alla Casa Bianca e non offrirà consulenze al Presidente. A Mosca, viene deriso come un “relitto della guerra fredda” o ignorato.
Trump gestirà personalmente la crisi con Putin
Queste premesse sembrano indicare che Donald Trump gestirà direttamente la risoluzione della crisi con Vladimir Putin, piuttosto che coinvolgere Kiev, e che ci vorrà del tempo. Infatti, poco dopo aver assunto la carica, Trump non ha escluso l’adozione di ulteriori sanzioni contro la Russia in un’intervista con la stampa.
Il ruolo di Kellogg e la sua relazione con Trump
Trump apprezza Kellogg per la sua riservatezza e lealtà, ma sembra non aver esercitato alcuna influenza politica reale. Il suo compito principale sembra essere quello di facilitare i negoziati tra Trump e Putin, senza proporre nulla che vada contro la volontà del Presidente.
La missione cancellata di Kellogg a Kiev
Una missione esplorativa di Kellogg a Kiev e in altre capitali europee è stata cancellata senza annuncio ufficiale e non è stata ancora riprogrammata. La sua nomina sembra basarsi su un piano di pace criticato dal quotidiano russo Komsomolskaya Pravda come inefficace e derivante da interessi personali.
Le critiche e il passato militare di Kellogg
Keith Kellogg, veterano decorato della guerra del Vietnam e sostenitore di Trump fin dal 2015, non ha esperienza diplomatica specifica sull’Ucraina e sembra non avere un futuro come negoziatore con la Russia. Secondo fonti interne, Kellogg farà ciò che Trump gli dirà senza esprimere opinioni indipendenti.
La controversia legata alla figlia di Kellogg
La figlia di Kellogg, Meaghan Mobbs, è coinvolta in una controversia legata alla sua ong Weatherman Foundation, accusata di aver rimpatriato i corpi di volontari americani uccisi in Ucraina e di aver facilitato l’invio di aiuti militari letali a Kiev. Questi eventi hanno sollevato polemiche e critiche sulla presunta influenza di Kellogg nelle decisioni politiche.