“Andavo a cento all’ora” è il titolo del primo singolo di Gianni Morandi, uscito nel lontano 1962, un brano che evocava un’epoca in cui correre a quella velocità sembrava già un’impresa. Oggi, a più di sei decadi di distanza, il concetto di velocità e cambiamento è mutato radicalmente. Le parole del brano di Morandi non potrebbero essere più emblematiche di un’era che, per molti versi, sembra lontanissima. Un tempo in cui non c’era internet, i telefoni avevano la rotella, la TV trasmetteva in bianco e nero e il nostro mondo era molto diverso da quello che oggi conosciamo, dominato dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti sociali.
Paolo Cevoli, attore e comico, nato nel 1961 e ormai nonno di due nipotini, si fa carico di raccontare questo cambiamento generazionale con il suo spettacolo intitolato proprio “Andavo ai 100 all’ora”. Un racconto che parte dalla sua infanzia e attraversa i decenni, senza però cedere alla nostalgia del “tempo che fu”, ma piuttosto con l’intento di farci riflettere su come siamo arrivati fino a qui. Con il suo stile comico, Cevoli non si limita a dire che “una volta era meglio”, ma ci invita a guardare con occhi nuovi la nostra evoluzione, a ridere dei cambiamenti e, soprattutto, a comprendere da dove veniamo. La sua narrazione è quella di chi ha vissuto tempi che oggi sono difficili da immaginare per i “nativi digitali”, quei giovani cresciuti con lo smartphone in mano e un mondo che sembra cambiare ogni giorno.
La vita di Paolo Cevoli: da Riccione al palco di Zelig
Nato a Riccione in una famiglia di albergatori, Paolo Cevoli si laurea in Giurisprudenza, ma è nel mondo dello spettacolo che trova la sua vera vocazione. Dopo aver lavorato nel settore della ristorazione, decide di partecipare al concorso per giovani comici La Zanzara d’Oro, dove si classifica terzo. Questo lo porta a entrare nel mondo di Zelig, uno dei programmi televisivi più amati d’Italia, che lo consacra al grande pubblico.
Sul palco di Zelig, Paolo Cevoli presenta due personaggi che diventeranno simbolo del suo stile comico: Palmiro Cangini, Assessore alle Attività varie ed eventuali del Comune di Roncofritto, e Teddi Casadey, l’imprenditore del “Glorioso Maialificio Casadei”. La sua abilità nell’indossare panni diversi e nel raccontare storie di vita quotidiana, arricchite da una buona dose di satira, gli consente di conquistare il cuore del pubblico, creando personaggi che restano impressi nella memoria collettiva.
Teatro e cinema: il percorso di un artista a 360 gradi
Non solo televisione, però. Paolo Cevoli è anche un protagonista di grande successo nel teatro. I suoi spettacoli, tra cui “La Penultima Cena”, “Il Sosia di Lui”, “La Bibbia” e “La Sagra Famiglia”, sono stati accolti con grande entusiasmo dal pubblico, in un continuo gioco di riflessioni sulla società contemporanea e sui suoi vizi e virtù. Ma Cevoli non si ferma qui: nel 2014 debutta nel cinema, non solo come attore principale, ma anche come regista, con il film “Soldato Semplice”, una commedia all’italiana che racconta la storia della Prima Guerra Mondiale. Con questo film, Cevoli dimostra di essere un artista a 360 gradi, capace di muoversi tra vari ambiti della cultura, dalla televisione al teatro, fino al grande schermo, con una risata sempre pronta ma anche una riflessione profonda sulla storia e l’attualità.