Enilive inaugura a Gela la prima grande bioraffineria di SAF in Italia
L’impianto di Gela segna un importante traguardo per Enilive, essendo la prima grande bioraffineria di Sustainable Aviation Fuel non solo in Italia, ma anche tra i primi in Europa. Con una produzione di 400 mila tonnellate all’anno di SAF, che rappresentano quasi un terzo della domanda prevista nel 2025 a livello continentale. Questo conferma la rilevanza del sito di Gela, che quest’anno celebra 60 anni di attività e ha trasformato la sua identità da petrolchimico a bioraffineria nel 2019, diventando la seconda bioraffineria di Eni. Ha dichiarato Stefano Ballista, amministratore delegato Enilive, durante un evento a Gela per annunciare l’avvio della produzione di Biojet o SAF, carburante sostenibile per l’aviazione.
La svolta verso la sostenibilità nel trasporto aereo e marittimo
Ballista sottolinea che i biocarburanti possono contribuire immediatamente alla riduzione delle emissioni, non solo nel trasporto leggero, ma anche in settori critici come l’aviazione e il marittimo. Il SAF rappresenta attualmente l’unica soluzione per la decarbonizzazione del trasporto aereo, con la possibilità già oggi di utilizzarlo in miscela fino al 50% nei motori degli aeromobili attuali. Enilive mira a incrementare la capacità di produzione di SAF a 1 milione di tonnellate nei prossimi anni, con un obiettivo di crescita ulteriore fino a 2 milioni di tonnellate entro il 2030. Inoltre, Enilive produce HVO, un diesel ottenuto da materie prime rinnovabili, utilizzato per il trasporto su strada nelle motorizzazioni diesel più recenti. Questo dimostra che esistono soluzioni sostenibili già disponibili per muoversi in modo eco-friendly e che la produzione di SAF sarà centrale per tutti i prossimi investimenti dell’azienda.