Kim Jong-un rischia di perdere tutti i soldati impiegati in Russia entro aprile
Secondo l’Institute for the study of war (Isw), i soldati di Kim Jong-un che combattono per la Russia nella guerra contro l’Ucraina potrebbero essere tutti uccisi o feriti entro aprile. L’istituto statunitense monitora il conflitto dall’inizio nel febbraio 2022.
La presenza nordcoreana in Russia e i rischi nel Kursk
L’intelligence ucraina e quella sudcoreana hanno individuato circa 12mila soldati nordcoreani inviati in Russia. Questi militari vengono impiegati da Mosca nella regione di Kursk, che è stata invasa dall’Ucraina dall’inizio di agosto e che ancora occupa parzialmente nonostante la controffensiva in corso. I soldati nordcoreani si trovano spesso esposti ai droni di Kiev durante attacchi ‘vecchio stile’ e, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, già 3800 di loro sono stati uccisi o feriti nel Kursk.
La progressiva escalation della situazione
A novembre dello scorso anno, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov aveva menzionato l’impiego di elementi nordcoreani in operazioni marginali nel Kursk. La situazione è però rapidamente cambiata, con i soldati asiatici coinvolti in combattimenti di rilievo già a dicembre. Secondo i report di blogger militari russi diffusi su Telegram, i reparti nordcoreani hanno perso in media 92 uomini al giorno. Questo dazio pesante potrebbe portare all’azzeramento del contributo nordcoreano in pochi mesi.
Le perdite confermate e la situazione attuale
Recentemente, l’intelligence sudcoreana ha confermato la morte di 300 soldati nordcoreani e il ferimento di altri 2700, con un totale di 3000 elementi fuori gioco al momento. Se la strategia di impiego dei soldati nordcoreani non cambierà, con attacchi che li espongono all’artiglieria e ai droni ucraini, le perdite continueranno a essere pesanti. Inoltre, due soldati nordcoreani sono stati fatti prigionieri nel Kursk e interrogati dai servizi ucraini, nonostante l’ostacolo messo dalle unità russe.