La ministra del Turismo Daniela Santanchè: resistere nonostante le richieste di dimissioni
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio dalla gup di Milano Anna Magelli per falso in bilancio nella vicenda relativa ai conti Visibilia Editore. Nonostante ciò, la ministra non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Tuttavia, fonti vicine all’imprenditrice hanno fatto sapere all’Adnkronos che Santanchè intende resistere alle pressioni delle opposizioni, che vanno dal Pd al Movimento 5 Stelle passando per Avs e Azione, escludendo solo Italia Viva che invoca il principio del garantismo.
La posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Durante un colloquio avvenuto a margine della kermesse di Atreju lo scorso dicembre, la stessa Santanchè aveva dichiarato al Fatto quotidiano di non avere intenzione di lasciare il suo incarico nemmeno in caso di rinvio a giudizio. Ora la palla è nelle mani della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che per ora non ha commentato la vicenda. È possibile che nelle prossime ore o nei prossimi giorni ci sia un confronto tra la premier e la ministra per fare il punto della situazione, anche se al momento non è previsto alcun colloquio.
Il caso Visibilia e le accuse
Secondo l’accusa della procura, Santanchè sarebbe coinvolta in un presunto “disegno criminoso” relativo ai bilanci truccati della Visibilia Editore. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dalla procura di Milano, hanno portato all’accusa di aver omesso ogni attività di accertamento sul bilancio della società con il fine di ottenere un ingiusto profitto. In particolare, si contesta l’iscrizione nel bilancio dell’avviamento per cifre superiori ai 3,8 milioni di euro senza procedere alla svalutazione necessaria.
La posizione della maggioranza e la linea garantista
Mentre Lega, Forza Italia e Noi Moderati esprimono solidarietà alla ministra, Fratelli d’Italia rimane per ora in silenzio. La Lega ribadisce la fiducia a Santanchè e sottolinea che si è colpevoli solo dopo tre gradi di giudizio. Anche Noi Moderati e Forza Italia si schierano a favore del garantismo, sottolineando che fino alla condanna definitiva si è innocenti. Alcune voci critiche si levano in Fdi, mentre l’avvocato della ministra, Nicolò Pelanda, afferma che Santanchè dimostrerà la sua estraneità alle accuse nel processo.