VERONA – Nuovi focolai di influenza aviaria sono stati confermati negli ultimi giorni tra Verona e Mantova, portando a 17 il numero di allevamenti colpiti nel 2025, secondo Confagricoltura Veneto. Il virus sta generando crescente preoccupazione tra gli agricoltori locali, che temono un’ulteriore diffusione della malattia.
Un’epidemia che non si ferma
Da ottobre 2024, i focolai di influenza aviaria hanno interessato 51 allevamenti tra Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Lombardia. L’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha certificato la diffusione del virus, con un impatto diretto sugli allevamenti. Le autorità hanno aggiornato le disposizioni di controllo e sorveglianza, istituito nuove zone di ulteriore restrizione (Zur), in cui è vietato il ricovero di animali.
Incontro per fare il punto sulla situazione
Per fare il punto sull’emergenza sanitaria ed economica, Confagricoltura Veneto ha convocato un incontro con le aziende avicole regionali per il 20 gennaio ad Albignasego (Padova). La preoccupazione degli allevatori cresce, soprattutto per i danni economici legati agli abbattimenti e ai vincoli imposti dal fermo delle attività.