TRIESTE – Giulia Massolino, Consigliera regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG, ha richiesto nuovamente un’audizione in merito all’iter autorizzativo della controversa ovovia di Trieste, a quasi un anno di distanza dalla precedente richiesta. La richiesta di audizione, che in passato era stata solo parzialmente soddisfatta, era stata sospesa per mancanza di tempo e la Commissione non era mai più stata convocata per concludere la trattazione del caso.
Un contesto in evoluzione
Massolino sottolinea che il quadro è mutato significativamente a seguito delle sentenze del TAR e delle notizie recenti riguardanti il trasferimento dei fondi PNRR al Veneto, che Trieste ha perso, e il contestuale finanziamento dell’opera da parte del Ministero. La Consigliera regionale evidenzia come, a partire dalla “parziale” seduta del giugno 2024, non ci sia stata l’opportunità di sentire gli Uffici regionali coinvolti nell’iter autorizzativo, nonostante le numerose richieste di convocazione della seconda parte della Commissione.
La richiesta di chiarezza
Massolino ha dichiarato che, alla luce degli sviluppi legali e finanziari, la situazione richiede chiarezza sulle responsabilità politiche della Regione, nonché una riflessione sulle implicazioni delle sentenze e sulle prospettive future riguardanti l’iter amministrativo dell’opera. Inoltre, la Consigliera ha sollevato la necessità di valutare le misure di autotutela per evitare che i cittadini della Regione debbano sostenere ingenti spese di gestione, a scapito di altri servizi pubblici ritenuti di maggiore utilità.
La sollecitazione alla convocazione
Massolino ha infine ribadito l’urgenza di convocare una nuova Commissione in tempi rapidi, nel rispetto dei tempi previsti dal regolamento interno al Consiglio regionale. L’obiettivo è chiarire definitivamente le responsabilità e le azioni future da intraprendere in relazione alla questione dell’ovovia, un’opera che continua a suscitare forti dibattiti nella politica e tra i cittadini triestini.