Le voci di un possibile rimpasto di governo agitano il Senato
Durante la discussione sulla fiducia al Senato, si diffondono voci su una presunta clausola che impedirebbe ai partiti della coalizione di modificare la compagine governativa attuale. Questa clausola vincolerebbe i ministri a non assumere incarichi già ricoperti in passato, come nel caso di Matteo Salvini al Viminale dopo l’assoluzione nel processo Open Arms. Tuttavia, le prime smentite arrivano da esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, Maurizio Gasparri e Lucio Malan, che non vedono la necessità di un rimpasto.
La smentita del sottosegretario Fazzolari
A dissipare i dubbi interviene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Battista Fazzolari, stretto collaboratore di Giorgia Meloni. Fazzolari smentisce categoricamente l’esistenza di una clausola anti-rimpasto e respinge le voci su un’eventuale assegnazione del ministero dell’Interno a Salvini. Secondo Fazzolari, al momento non vi è alcuna necessità di modifiche nella squadra di governo.
Le dichiarazioni di Salvini e Biancofiore
Tuttavia, Salvini, intervistato dai giornalisti, ribadisce la sua soddisfazione per l’assoluzione nel processo Open Arms e lancia un messaggio di continuità nel suo ruolo di ministro dell’Interno. Anche Michaela Biancofiore ricorda un precedente accordo nel governo Letta per evitare nomine di ex ministri, sottolineando la complessità della situazione attuale.
Il mistero dei sottosegretari
Nonostante le smentite, rimane aperto il dilemma dei sottosegretari, con ruoli vacanti e la volontà di mantenere una sorta di controllo su determinati incarichi. Il ruolo di viceministro dei Trasporti è solo uno dei posti vacanti che alimentano le speculazioni sul possibile rimpasto di governo.