Calcio e Borsa, un connubio difficile
Il calcio italiano sembra restio ad approdare sui mercati finanziari, e le ragioni di questa scelta sono molteplici. Tra le principali cause vi sono le difficoltà nell’edificare stadi di proprietà e l’incertezza legata ai risultati sportivi. Secondo Gian Marco Salcioli, strategist di Assiom Forex, l’investitore di Borsa, spesso tifoso, è soggetto a volatilità e tende a seguire la passione per i colori del cuore anziché valutazioni finanziarie obiettive.
Calcio e Borsa, i casi di Juve e Lazio
Attualmente, solo Juventus e Lazio sono quotate in Borsa. La Roma ha abbandonato il mercato nel 2022. La restante parte delle squadre italiane si mostra restia a entrare nel mercato azionario, preferendo mantenere il controllo decisionale all’interno di famiglie o gruppi privati. Le performance delle squadre sul campo influenzano direttamente il valore delle azioni, creando instabilità finanziaria e insoddisfazione tra gli investitori in caso di risultati negativi.
Perché gli altri club evitano la Borsa
Alcune squadre di calcio di prestigio, come Inter, Milan, Fiorentina e Atalanta, hanno deciso di non quotarsi in Borsa per mantenere il controllo decisionale all’interno della proprietà privata. Alcuni investitori esteri preferiscono forme di finanziamento alternative come il private equity o il venture capital, evitando l’ingresso nel mercato azionario.
I risultati sportivi
Le prestazioni sportive sul campo influenzano direttamente il valore delle azioni delle squadre di calcio. Una stagione negativa può portare a una diminuzione del prezzo delle azioni, creando instabilità finanziaria. Gli investitori, spesso tifosi, tengono conto non solo degli aspetti finanziari, ma anche della passione per la squadra.
Gestione finanziaria
La gestione finanziaria delle squadre di calcio è complessa e richiede elevati standard di trasparenza e rendicontazione. I costi legati alla squadra, come i salari dei giocatori e del personale tecnico, rappresentano la parte dominante del budget totale. Le società di calcio italiane hanno fatturati equiparabili a quelli di piccole e medie imprese di settori non sportivi.
I fatturati
Nonostante il grande seguito internazionale, le squadre di calcio italiani hanno fatturati che si avvicinano a quelli di aziende di piccole o medie dimensioni. La mancanza di stadi di proprietà limita le fonti di reddito extra legate a eventi o attività commerciali parallele. Al contrario, all’estero diverse squadre hanno scelto la quotazione in Borsa per raccogliere capitali e aumentare la visibilità internazionale.
All’estero
Al di fuori dell’Italia, diverse squadre di calcio hanno scelto la quotazione in Borsa per finanziare progetti e investimenti. Tuttavia, la quotazione in Borsa non garantisce necessariamente migliori risultati sportivi o finanziari, e spesso i fondi raccolti vengono utilizzati per risanare i bilanci anziché per investimenti strategici.
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