Il pericolo del ritorno dello Stato Islamico in Siria
Secondo Hussam Eesa, co-fondatore del gruppo ‘Raqqa is Being Slaughtered Silently’, in Siria si teme un possibile ritorno del sedicente Stato Islamico (Is) che potrebbe approfittare del vuoto di potere per riaffermare il controllo su alcune zone del Paese. Eesa ha denunciato i crimini compiuti dai seguaci di Abu Bakr al-Baghdadi quando Raqqa era la ‘capitale’ del califfato.
La caduta del regime di Bashar al-Assad e i rischi per la stabilità in Siria
La caduta del regime di Bashar al-Assad rappresenta un cambiamento monumentale nell’equilibrio di potere in Siria e nella regione. Hussam Eesa mette in guardia sull’instabilità che potrebbe derivare da questo cambiamento, soprattutto per quanto riguarda il potere gestito da Hayat Tahrir al-Sham (Hts), la fazione armata che ha guidato l’offensiva contro le forze lealiste. Eesa sottolinea che l’opportunità di un cambiamento politico potrebbe essere sfruttata dagli estremisti per creare significativa instabilità.
Le incertezze sul futuro di Hayat Tahrir al-Sham e del leader Abu Mohammed al-Jawlani
Eesa esprime dubbi sulla trasformazione di Hayat Tahrir al-Sham in una forza di liberazione democratica e sul ruolo del suo leader, Abu Mohammed al-Jawlani, ex jihadista salito alla ribalta come leader nazionalista. L’attivista sottolinea che la governance di Hts è ancora un mistero e dipenderà dalla capacità di conciliare le radici islamiste con le aspettative siriane e internazionali. Eesa si mostra scettico sulla trasformazione di al-Jawlani da jihadista a leader politico e resta critico nei confronti del gruppo Hts e del suo passato legato al terrorismo.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni