Gli emendamenti alla manovra: scartati 1.380 su 4.511
La commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibili 1.380 emendamenti alla manovra, su un totale di 4.511 presentati dalle forze parlamentari. Alcune proposte sono state scartate per entrambe le motivazioni, portando il numero totale di emendamenti rifiutati a quasi 1.300. L’Ufficio di presidenza della commissione ha fissato per oggi alle 18 la scadenza per presentare ricorsi e per domani alle 12 per le decisioni in merito.
Le proposte emendative depositate
Tra i numerosi emendamenti presentati c’erano proposte come il bonus di 1.500 euro per le scuole private, la rottamazione delle cartelle in 10 anni, il blocco sulle criptovalute, le risorse per l’industria automobilistica, la legalizzazione della cannabis e la riedizione del Reddito di Cittadinanza. Le proposte spaziavano da questioni interne alla maggioranza a temi vecchi delle opposizioni ridimensionati dal governo.
Emendamenti giudicati inammissibili
Tra gli emendamenti scartati c’era quello presentato da Rizzetto (Fratelli d’Italia) che proponeva di estendere il termine per il conferimento del trattamento di fine rapporto alle pensioni complementari. Un altro emendamento, firmato da Buonguerrieri (Fratelli d’Italia) e definito ‘anti Renzi’, che mirava a limitare i compensi percepiti all’estero da alcune figure politiche, è stato anch’esso dichiarato inammissibile dalla commissione Bilancio della Camera.
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