Disagio psicologico tra portatori dei geni Brca1 e Brca2
Il 64% dei soggetti con i geni Brca1 e Brca2 riporta problemi psicologici, di cui il 16% soffre di depressione e il 47% presenta sintomi di ansia lievi o moderati. Questi disturbi sono comuni sia tra i pazienti oncologici che tra i portatori di varianti patogeniche. Per questo è fondamentale garantire a tutti in Italia l’accesso a test genetici e un sostegno psicologico adeguato, oltre a quello medico. Questo ha portato Fondazione Aiom e Aiom a lanciare il progetto ‘I Tumori Eredo-Familiari’ in collaborazione con l’associazione no profit We Will Care. L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sulle forme ereditarie di cancro e sull’importanza dei controlli medici per la loro prevenzione. Attraverso opuscoli, webinar, talk show e sondaggi, si mira a coinvolgere pazienti e familiari. La campagna è stata realizzata con il contributo di AstraZeneca ed è stata presentata in occasione del 26esimo Congresso nazionale Aiom.
La necessità di test genetici per la prevenzione del cancro
Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, afferma che fino all’8% dei casi di cancro presenta varianti patogenetiche che aumentano il rischio oncologico. In Italia, ci sono almeno 31.000 pazienti con tumori eredo-familiari, non solo legati ai geni Brca ma anche ad altri che aumentano le probabilità di sviluppare neoplasie. Molti pazienti e i loro familiari non sono consapevoli di questa condizione, ma grazie ai test genetici disponibili è possibile mettere in atto efficaci percorsi di prevenzione e diagnosi precoce. Al Congresso nazionale Aiom, i risultati di un sondaggio condotto su 500 pazienti e caregiver mettono in luce le difficoltà nel diagnosticare precocemente il cancro e nell’effettuare i test genetici.
Il ruolo dei test genetici nella lotta contro il cancro
I professori Massimo Di Maio e Giuseppe Curigliano sottolineano che la presenza di geni può causare difficoltà anche a livello psicologico, ma non implica necessariamente lo sviluppo di un tumore. È importante informare i cittadini che non ereditano il cancro, ma solo un aumento del rischio. I test genetici consentono una selezione più accurata delle terapie in base alle varianti genetiche presenti, come nel caso delle mutazioni Brca1/Brca2 nel tumore dell’ovaio e della mammella. È essenziale garantire un supporto psicologico ai pazienti con un test genetico positivo, poiché può generare incertezza sul futuro.
La campagna promossa da Aiom mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione del cancro attraverso i test genetici, evidenziando che oltre 150.000 persone in Italia hanno mutazioni del gene Brca. Questo aspetto della prevenzione del cancro coinvolge sia uomini che donne, poiché le mutazioni possono essere ereditate e trasmesse anche ai figli. Con un approccio di medicina di precisione, si possono potenziare le terapie anti-cancro e monitorare l’evoluzione della malattia.
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