Dopo il grande successo degli eventi tenutisi a Udine, Tavagnacco, Roncade, Montebelluna, Castelfranco Veneto, Trieste e Padova, la sesta edizione del Digital Security Festival, dedicata al tema “Umanocentrico per natura”, si concluderà nella prestigiosa Villa Valmarana ai Nani di Vicenza. L’appuntamento è fissato per l’8 novembre, a partire dalle ore 15.45, con interventi di ospiti di spicco del settore.
Il successo degli incontri precedenti
Il penultimo incontro, svoltosi a Padova, ha visto una grande partecipazione del pubblico, particolarmente colpito dall’intervento del professor Mauro Conti, presidente del corso di laurea magistrale in cybersecurity dell’ateneo patavino. Conti ha parlato di “Storia (dell’umanità) e della cybersecurity”, analizzando i cambiamenti e i rischi legati alla sicurezza informatica derivanti dall’arrivo del computer quantistico, dall’utilizzo di materiale biologico per la memorizzazione delle informazioni e dall’uso etico o malevolo dell’intelligenza artificiale. Ha messo in guardia su come gli attacchi informatici possano avvenire attraverso qualsiasi sistema cyber-fisico, come distributori di bevande, reti di distribuzione dell’energia e dispositivi smart, un aspetto che spesso viene sottovalutato.
Interventi di esperti al Digital Security Festival
A Vicenza, i relatori promettono di affascinare il pubblico con interventi accattivanti, moderati da Gabriele Gobbo. Tra gli ospiti ci sarà Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, che parlerà di “Confidenze digitali. Vizi e virtù dell’innovazione tecnologica”. Michele Laurelli, imprenditore e docente universitario esperto di intelligenza artificiale, interverrà su “Alchimia – la scienza dell’Ai”. Alessandro Curioni, fondatore di Di.Gi Academy, parlerà de “La cyber security è un romanzo”, mentre Federica Maria Rita Livelli tratterà il tema della “Digitalizzazione e cyber resilience”. Inoltre, ci sarà anche Simon Vumbaca, noto come The Contemplationist, collegato dal Regno Unito. La giornata si concluderà con una tavola rotonda su “Cultura digitale della Cybersecurity”, moderata da Sonia Gastaldi, con la partecipazione di Marco Griguolo, Erika Barausse, Bruno Trani, Emanuele Addondi e Matteo Somma.
Un festival di grande impatto sociale
“Dopo un’edizione di grande successo che ha confermato l’efficacia della formula itinerante del nostro Festival,” afferma il presidente del Digital Security Festival, Marco Cozzi, “abbiamo scelto di chiudere l’edizione 2024 nella prestigiosa Villa Valmarana ai Nani di Vicenza, che, con i suoi affreschi del Tiepolo, si ricollega artisticamente a Udine, dove il Festival è nato. Abbiamo voluto dedicare il Festival 2024 al tema “Umanocentrico per natura” per sottolineare che la tecnologia deve avere l’umanità al centro.”
Gabriele Gobbo, vicepresidente del Festival, ricorda come sei anni fa non fosse comune parlare di questi temi: “Oggi, grazie al nostro impegno, i cittadini e le imprese iniziano a comprendere l’urgenza della sicurezza digitale.”
Infine, Sonia Gastaldi, consigliera del Digital Security Festival e sociologa informatica, sottolinea l’importanza dell’educazione trasversale alla tecnologia per ridurre il digital divide e aumentare la consapevolezza su truffe e inganni. “La tecnologia è uno strumento; ciò che conta è come e da chi viene utilizzata. Questo anno ci ha accompagnati la legge della robotica di Asimov, ancora attuale e di grande significato per il nostro lavoro.”
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