La Pubblica Amministrazione (PA) italiana continua a trovarsi tra le ultime posizioni in Europa in termini di servizi pubblici digitali. Questo ritardo si riflette in tempi di attesa elevati per il rilascio di permessi e autorizzazioni, un problema che incide in modo significativo sulle piccole e medie imprese (PMI) della nostra regione. Secondo recenti studi, le PMI del Friuli Venezia Giulia (FVG) devono affrontare costi amministrativi annuali che raggiungono i 2 miliardi di euro.
La qualità delle istituzioni in Friuli Venezia Giulia
A differenza di altre parti d’Italia, le istituzioni pubbliche del FVG sono tra le più efficienti del Paese. L’Institutional Quality Index (IQI), creato nel 2014 dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, misura la qualità delle istituzioni pubbliche su una scala da 0 a 1, basandosi su dati oggettivi. Le province di Trento, Trieste, Treviso e Gorizia si collocano tra le prime in Italia, segno di un impegno a garantire servizi di qualità. Tuttavia, anche in questa regione si riscontrano problematiche burocratiche che rendono la vita difficile a molti imprenditori.
Il costo della burocrazia
La complessità delle procedure amministrative è percepita come un grave ostacolo: il 73% degli imprenditori italiani la considera un problema. Solo alcuni paesi, come Slovacchia, Grecia e Francia, presentano percentuali più elevate di imprenditori che lamentano difficoltà burocratiche. Questo nonostante il FVG possa vantare alcune delle pratiche pubbliche più efficienti, la cattiva abitudine di richiedere documentazione già in possesso delle amministrazioni contribuisce a un sistema ingessato che penalizza le PMI, già alle prese con la loro piccola dimensione e un’alta vocazione all’export.
Le PMI del FVG, secondo l’OCSE, affrontano quindi una vera e propria “emergenza burocratica” che si traduce in un costo annuale di circa 2 miliardi di euro. Questo importo rappresenta non solo una perdita diretta per le aziende, ma anche un freno allo sviluppo economico della regione.
Come semplificare la burocrazia
Per rendere le istituzioni pubbliche più competitive e reattive, è fondamentale intraprendere una serie di azioni correttive. In primo luogo, è necessaria una semplificazione del quadro normativo, evitando sovrapposizioni di competenze tra diversi livelli di governo. Alcuni passi da considerare includono:
- Migliorare la qualità delle leggi e monitorarne l’impatto sulle piccole e micro imprese.
- Monitorare periodicamente gli effetti delle nuove misure e introdurre tempestivi correttivi.
- Consolidare l’informatizzazione della Pubblica amministrazione per garantire un accesso più semplice ai servizi.
- Far dialogare le banche dati pubbliche per eliminare la duplicazione delle richieste.
- Permettere la compilazione delle istanze esclusivamente per via telematica, aumentando così l’efficienza.
Questi interventi potrebbero non solo migliorare il funzionamento della macchina pubblica, ma anche restituire fiducia agli imprenditori e stimolare una ripresa economica.
È evidente che, sebbene il FVG si posizioni bene rispetto ad altre regioni italiane, è imperativo continuare a lavorare per migliorare l’efficienza e l’efficacia della Pubblica Amministrazione. Affrontare il tema della burocrazia non è solo una questione di miglioramento dei servizi, ma un passo fondamentale verso un ambiente economico più sano e competitivo.
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