MEDUNO – Michelangelo Sangiorgio, di 51 anni, è venuto a mancare due settimane dopo la perdita del padre, Antonio. Un malore lo ha colto mentre si trovava presso le fonderie Pandolfo di Maniago, dove lavorava da tempo. L’episodio è avvenuto lunedì sera intorno alle 22.30, quando l’uomo si è accasciato accanto a un macchinario. I colleghi, prontamente, hanno attivato i soccorsi contattando il 112.
I soccorsi
Subito dopo l’allerta, sono giunti sul posto un’ambulanza e un’auto medica. Grazie ai primi interventi, Sangiorgio è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Tuttavia, poco dopo il suo arrivo, ha subito un arresto cardiaco che ha portato a un tragico esito, nonostante gli sforzi dei rianimatori.
Indagini in corso
In seguito all’incidente, sono intervenuti i carabinieri e gli ispettori dell’Azienda sanitaria per accertare le circostanze del malore avvenuto in un ambiente di lavoro. Gli accertamenti hanno escluso il coinvolgimento di terzi, confermando che si è trattato di un tragico evento fortuito.
Un uomo dal cuore grande
I colleghi di Sangiorgio hanno espresso il loro profondo cordoglio, descrivendolo come una persona di grande sensibilità, che ha dedicato gli ultimi mesi della sua vita alla cura del padre, venuto a mancare il 30 settembre scorso all’età di 81 anni. Dopo la scomparsa dell’anziano genitore, Michelangelo ha vissuto un periodo difficile mostrando segni di profondo dolore. Le sorelle e la direzione della fonderia hanno cercato di supportarlo.
Una comunità in lutto
Michelangelo Sangiorgio lascia nel dolore le sorelle Maria, Francesca e Vanessa. Per onorarne la memoria, i colleghi hanno avviato una raccolta fondi in fabbrica, ricordando la sua sensibilità e il suo grande cuore. La sua prematura scomparsa ha colpito profondamente tutti coloro che lo conoscevano.