La Comunità Nove, centro diurno della Salute mentale del Dsm di Udine – AsuFC, gestito dalla Cooperativa sociale Itaca, invita la cittadinanza a colorare tutti insieme la Giornata mondiale della salute mentale. Tre le iniziative previste nell’ambito di “Disturbo? 100 Basaglia: rifletti in libertà”: il 10 ottobre alle 9 la “Passeggiata degli ombrelli” in piazza Primo Maggio; l’11 ottobre alle 11 “Il Novecento in prima persona” al Parco di Sant’Osvaldo – Comunità Nove; il 12 ottobre alle 18.30 il concerto jazz “Tomorrow is the Question! Ornette Coleman e Franco Basaglia” sempre alla Comunità Nove.
10 ottobre: Passeggiata degli ombrelli in piazza Primo Maggio
Come lo scorso anno, la “Passeggiata degli ombrelli” vuole ridisegnare in città una lunga fila di persone, afferenti ai diversi servizi della salute mentale, come utenti, operatori e volontari che, insieme a cooperative sociali, associazioni del territorio, scuole e a tutte le persone che vorranno prenderne parte, attraverseranno le vie del centro storico. Ad ognuno viene chiesto di portare con sé un ombrello da tenere durante la passeggiata. L’ombrello è un oggetto di uso comune che, come la salute mentale, è uno strumento necessario, che dà protezione e può ospitare. È colorato, diverso, accessibile, aperto, chiuso, si perde ma si può anche ritrovare.
Il punto d’incontro è previsto alle 9.00 alla fontana centrale di Piazza Primo Maggio, con partenza alle 9.15. Il serpentone colorato si dirigerà verso piazza Libertà, dove verrà condiviso il senso della salute mentale come bene comune e collettivo, che riguarda tutti. “Quest’anno – anticipano dalla Comunità Nove – vorremmo costruire insieme a voi un grande 100 umano per ricordare il Centenario dalla nascita di Franco Basaglia, e riportarlo nella nostra città attraverso un gesto simbolico”.
A seguire, la conferenza “Dsm e Cittadini Uniti per la Salute Mentale” promossa dal Ddsm – AsuFC alle 10.45 in Sala Ajace, per riflettere sulle nuove pratiche e sui bisogni dei cittadini, mantenendo la centralità sulla persona. Alle 11.50 ci sarà un collegamento in streaming con le piazze italiane e i Dsm che hanno aderito all’iniziativa.
11 ottobre alle 11.00: “Il Novecento in prima persona” alla Comunità Nove
Sarà la sala intitolata a Pierluigi di Piazza nella Comunità Nove di Udine (Parco di Sant’Osvaldo in via Pozzuolo 330) ad accogliere l’evento “Il Novecento in prima persona”. Il Gruppo Attualità e Confronto della Comunità Nove ospiterà la presentazione del percorso svolto dalla classe 4^ del Liceo scientifico Giovanni Marinelli di Udine, nell’ambito del progetto realizzato dalla Biblioteca civica Vincenzo Joppi in collaborazione con la Cooperativa Damatrà, con focus sul Parco di Sant’Osvaldo. A seguire, pranzo in Comunità Nove per tutti.
12 ottobre alle 18.30: Concerto jazz “Tomorrow is the Question! Ornette Coleman e Franco Basaglia”
L’evento è dedicato al grande sassofonista Ornette Coleman e allo storico concerto che tenne con il suo gruppo all’ospedale psichiatrico di Trieste nel 1974, la prima di una lunga serie di esibizioni di vari artisti voluta da Franco Basaglia e dai suoi collaboratori. Questi eventi sono stati cruciali per innescare il superamento dell’istituzione manicomiale e aprire al futuro il Parco di San Giovanni, anche grazie all’arte e alla musica. Si esibiranno Mirko Cisilino (tromba), Roberto Fabrizio (chitarra), Giovanni Maier (contrabbasso) e Marco D’Orlando (batteria), con l’introduzione di Flaviano Bosco della rivista instArt.
Parole riflesse nelle librerie del centro
Durante tutta la settimana, la Comunità Nove sarà presente nelle vetrine delle librerie del centro di Udine attraverso delle piccole installazioni, “Parole Riflesse”, libri su cui verranno apposti dei piccoli specchi con pensieri che favoriscano lo sviluppo di domande sulla propria cura e promuovano l’informazione rispetto alla Giornata mondiale della salute mentale.
Un messaggio di comunità
“Siamo convinti che, grazie anche a iniziative come queste – sottolinea la Comunità Nove – si possa contribuire a sostenere un messaggio fondamentale. Ritenere che la salute mentale sia di esclusiva pertinenza dei servizi sanitari dedicati, pensiamo metta distanza dalle storie delle persone. Affinché la cura sia reale ed efficace, consideriamo sia necessario favorire sempre più un’integrazione delle relazioni umane e di pensiero, in modo tale che ogni cittadino e cittadina sia e si senta parte attiva della comunità e presti attenzione alla propria salute mentale, un atteggiamento fondamentale nella ricerca del benessere complessivo di noi stessi e di chi ci circonda.”
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