TRIESTE – Nel pomeriggio del 23 agosto, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane marocchino, classe 1995, senza fissa dimora in Italia, per una serie di reati che comprendono la rapina in concorso, la resistenza a pubblico ufficiale e l’ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Un secondo cittadino marocchino, nato nel 1990, è stato indagato in stato di libertà per il reato di rapina in concorso.
Dinamica dei fatti
Il personale della Squadra Volante è intervenuto in Via dei Leo a seguito di una segnalazione di rissa. Giunti sul posto, gli agenti hanno rintracciato una vittima, anch’essa di nazionalità marocchina, che ha riferito di essere stata rapinata da tre soggetti armati di coltello e storditore elettrico.
Secondo quanto dichiarato dalla vittima, mentre si trovava ai tavolini esterni di un bar in compagnia del figlio minorenne, uno dei rapinatori si è avvicinato con la scusa di chiedere una sigaretta, per poi strappargli una collanina d’oro dal collo. Nel frattempo, un secondo complice gli ha morso la mano per sottrargli lo smartphone, mentre un terzo aggressore lo ha colpito con uno storditore elettrico al petto, causandogli una bruciatura. Nel tentativo di difendersi, la vittima è stata ulteriormente aggredita con il manico di un coltello a serramanico, venendo colpita alla nuca.
Durante la rapina, i malviventi sono riusciti a sottrarre diversi oggetti personali, tra cui lo smartphone, un portafoglio contenente una carta Postamat e circa 100 euro in contanti, un orologio, un paio di occhiali da sole, delle scarpe e persino le ciabatte che indossava.
Arresto e indagini
Durante le prime fasi delle indagini, gli agenti hanno notato un soggetto corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima che si allontanava frettolosamente dalla scena. Fermato e sottoposto a perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di una dose di cocaina, che è stata sequestrata, e per la quale è stato sanzionato amministrativamente. Sebbene non siano state trovate tracce dirette della rapina, il giovane marocchino ha mostrato atteggiamenti ostili verso gli agenti, proferendo minacce.
Dopo le formalità di rito, il giovane è stato trasferito presso la Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste.
Secondo arresto
Nel corso delle ricerche, il secondo dei tre rapinatori è stato rintracciato nei pressi di Piazza San Giacomo. Sebbene non sia stato trovato in possesso di oggetti riconducibili alla rapina, l’uomo è stato indagato in stato di libertà e posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, in quanto già destinatario di un ordine di espulsione, che gli è stato notificato.
L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha permesso di fermare due dei tre presunti rapinatori, assicurando uno di essi alla giustizia. Le indagini proseguono per rintracciare il terzo complice e chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti.
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