La consigliera regionale di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, Simona Liguori, ha sollevato un tema di grande rilevanza per la salute pubblica in Friuli Venezia Giulia, annunciando un’interrogazione volta a ottenere chiarimenti sul progetto di istituire un centro dedicato alla riabilitazione psico-nutrizionale intensiva extra-ospedaliera. La necessità di un tale centro emerge dall’espansione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, particolarmente tra gli adolescenti, un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante a livello epidemiologico.
La crescente incidenza di patologie quali anoressia e bulimia, oltre alle loro gravi conseguenze sia a livello individuale che sociale, evidenzia l’urgente necessità di interventi concreti e mirati. Queste condizioni non solo deteriorano significativamente la qualità della vita dei pazienti ma implicano anche un onere economico notevole per il sistema sanitario a causa della lunga durata dei trattamenti e della tendenza alla cronicizzazione.
Un trattamento specializzato per una recovery efficace
Liguori sottolinea l’importanza di seguire linee guida specifiche e di garantire ai pazienti l’accesso a trattamenti specializzati, attraverso setting residenziali che si sono dimostrati efficaci per coloro che non rispondono ai programmi ambulatoriali o semi-residenziali. La letteratura scientifica conferma i benefici di un approccio residenziale, evidenziando come l’assenza di una struttura dedicata in Friuli Venezia Giulia costringa molte famiglie a cercare soluzioni fuori regione, con tutte le difficoltà logistiche ed economiche che ciò comporta.
Questioni aperte e richieste di chiarimento
L’interrogazione di Liguori chiede alla Regione dettagli su eventuali piani e cronoprogrammi relativi alla realizzazione del centro, incluse le informazioni su una possibile sede e sulla sua accessibilità logistica. È fondamentale, infatti, che la struttura sia facilmente raggiungibile e adeguatamente equipaggiata per gestire le diverse necessità dei pazienti, inclusi gli aspetti legati alle emergenze psichiatriche.
Investimenti e azioni necessarie
Con un finanziamento di 1,5 milioni di euro già stanziato dal Sistema sanitario regionale per questo scopo, la consigliera chiede trasparenza e determinazione nell’avanzamento del progetto. La costituzione di un centro specializzato rappresenterebbe un passo fondamentale verso un miglioramento della cura e dell’assistenza per i pazienti affetti da disturbi alimentari in Friuli Venezia Giulia, riducendo la necessità di ricorrere a strutture fuori regione e garantendo così un’assistenza più immediata e personalizzata.
La situazione richiede un impegno collettivo e una risposta coordinata da parte delle autorità sanitarie regionali per affrontare efficacemente questa sfida. L’istituzione di un centro dedicato non solo migliorerebbe la qualità del trattamento per i pazienti affetti da disturbi alimentari ma rappresenterebbe anche un modello di riferimento per la gestione di queste patologie a livello nazionale.