Una stagione ricca di sfide e soddisfazioni
La terza stagione del Teatri Stabil Furlan si è conclusa, lasciando dietro di sé una traccia indelebile di successo e apprezzamento da parte del pubblico. La varietà delle proposte artistiche, dalla memoria storica alla nuova drammaturgia, dimostra l’impegno dell’associazione nel valorizzare la lingua e cultura friulane, aprendo allo stesso tempo il dialogo con altre minoranze linguistiche.
Collaborazioni preziose e spettacoli memorabili
Il presidente di TSF, Lorenzo Zanon, ha sottolineato l’importanza delle collaborazioni, in particolare con la Frisia, che hanno arricchito il programma con spettacoli tradotti in friulano e con la produzione “Rosada!” portata al Teatro dell’Elfo a Milano, dimostrando l’interesse e la capacità di esportare la cultura friulana oltre i confini regionali.
Innovazione e apertura verso nuovi orizzonti
Il direttore artistico Massimo Somaglino ha evidenziato come questa stagione abbia infranto lo stereotipo che vuole il teatro in friulano limitato alla sola tradizione. L’approccio innovativo adottato ha permesso di esplorare nuove forme espressive e di occupare spazi non convenzionali, coinvolgendo artisti friulani noti a livello internazionale e presentando spettacoli capaci di rivolgersi a un pubblico eterogeneo.
Un’attività che va oltre la stagione teatrale
Le attività del Teatri Stabil Furlan non si limitano alle produzioni teatrali ma includono iniziative culturali, pubblicazioni e convegni, come quello previsto in occasione della Fieste de Patrie dal Friûl, dimostrando un impegno costante nella promozione della lingua e della cultura friulana e delle minoranze linguistiche.
La chiusura della terza stagione del Teatri Stabil Furlan segna un momento di riflessione e di festeggiamento per i traguardi raggiunti. La strada intrapresa dal teatro friulano è quella di un’innovazione consapevole che, pur radicata nella propria tradizione, si proietta con coraggio verso il futuro. La varietà degli spettacoli e delle iniziative promosse dimostra l’esistenza di una cultura vivace e dinamica, pronta ad accogliere le sfide del domani e a far conoscere la ricchezza della propria eredità culturale oltre i confini regionali e nazionali.
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