La seconda edizione del SALUTE! Festival del Volontariato e della Medicina umanitaria si arricchisce di nuovi contenuti e ospiti di spicco, consolidando il proprio impegno nel promuovere valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Ideato da Stefano Bardari, presidente dell’associazione Donk Humanitarian Medicine odv, il festival è nato con l’obiettivo di condividere esperienze e storie di chi, ogni giorno, offre il proprio tempo e le proprie competenze a sostegno dei più fragili e bisognosi.
Un ospite d’eccezione: Espérance Hakuzwimana
Quest’anno, il festival ha l’onore di ospitare Espérance Hakuzwimana, attivista culturale e scrittrice di origine ruandese che, attraverso la propria voce e le proprie opere, lotta contro i pregiudizi e le discriminazioni. Il suo lavoro in Italia si concentra sulla demolizione degli stereotipi che alimentano tutte le forme di discriminazione, collaborando con associazioni, scuole, biblioteche e aziende.
Un pomeriggio di riflessione e partecipazione
L’evento si terrà sabato 16 marzo 2024, nella suggestiva cornice della Sala Bobi Bazlen a Palazzo Gopcevich in Via G. Rossini, 4 – Trieste, dalle 14.30 alle 18.00. Il programma è diviso in due parti:
Dalle 14.30 alle 16.00: si terrà il laboratorio didattico “Di fili e di nuvole”, pensato per coinvolgere bambini e bambine dai 8 ai 12 anni in attività interattive incentrate sui temi del razzismo e dell’inclusione.
Dalle 16.30 alle 18.00: seguirà un dialogo intitolato “Il razzismo è una brutta storia” tra Espérance Hakuzwimana e Francesco Codagnone, giornalista de Il Piccolo, che permetterà di approfondire questi temi cruciali attraverso le esperienze personali e le riflessioni dell’ospite d’onore.
Come Partecipare
L’ingresso all’evento è gratuito, ma i posti sono limitati. È pertanto richiesta l’iscrizione per garantire la partecipazione. Tutti i dettagli per l’iscrizione e ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili sul sito ufficiale del festival.
Un invito aperto a tutti
SALUTE! Festival si conferma un appuntamento imperdibile per chi desidera immergersi in tematiche di attualità e impegno sociale, offrendo un’occasione di arricchimento culturale e personale. Attraverso dialoghi aperti, laboratori creativi e la presenza di figure ispiratrici come Espérance Hakuzwimana, il festival si propone come momento di confronto e crescita collettiva, spingendo ciascuno a riflettere sul proprio ruolo nella costruzione di una società più giusta e inclusiva.