Mentre gli occhi di tutto il mondo sono rivolti a ChatGPT e alle molteplici altre applicazioni dedicate al profilo creativo dell’intelligenza artificiale, non si arrestano la sua versatilità e l’impiego delle sue correnti meno artistiche, ma di grande importanza.
La sicurezza è uno dei campi che ha maggiormente beneficiato dell’AI, come ha ricordato Riccardo Bartola, il direttore marketing dell’azienda che gestisce Snai, uno dei casinò online più famosi d’Italia. Il celebre sito di gioco a distanza se ne serve per promuovere il gioco responsabile e per fornire strumenti di autolimitazione. La piattaforma implementata a questo scopo si chiama BetBuddy e si avvale appunto dell’intelligenza artificiale che consente di identificare in modo predittivo gli schemi di comportamento a rischio, analizzando sequenze, intervalli di gioco, l’andamento delle sessioni stesse e il tempo che l’utente trascorre su determinate piattaforme. Questa nuova tecnologia rappresenta un valore aggiunto e si affianca a tutte le altre funzionalità già disponibili su Snai.
Il settore del gioco legale sta puntando molto sulle nuove tecnologie e sul determinante apporto che sono in grado di infondere in materia di sicurezza. Snaitech, in particolare, è stata una delle prime aziende gambling nostrane a sposare questo approccio, puntando su innovazione tecnologica e proposte di intrattenimento sicure, un esempio che sta seguendo la maggior parte degli operatori muniti di licenza ADM.
È anche per questo che la crescita del gioco online, registrata anche nella nostra zona, non deve essere interpretata negativamente, come invece talvolta avviene poiché ritenuta un pericolo per la salute del giocatore.
I fatti dimostrano che la realtà è ben diversa: il sempre maggiore afflusso di utenti online ha determinato un adeguamento delle piattaforme in termini positivi. È migliorata l’offerta, che è divenuta più ampia e sicura, sono state incrementate le misure di sicurezza a tutela dell’utente attraverso protocolli HTTPS e SSL e in termini di protezione della privacy. Inoltre, sono stati perfezionati i passaggi delle transazioni, che sono ora più sicure e garantite da società terze di fama mondiale e di fiducia per gli utenti.
E, tornando all’inizio del discorso, viene impiegata l’intelligenza artificiale per l’elaborazione dell’enorme quantità di dati che è possibile raccogliere proprio grazie al canale a distanza.
All’AI vengono demandate analisi e monitoraggi impossibili per la mente umana, che puntano dritto al benessere dell’utente. Grazie al rilievo di pattern anomali e abitudini pericolose, è dunque possibile un intervento immediato del concessionario, che può avere inizio sottoforma di una chat con l’invito a sospendere la sessione di gioco, proseguire con ulteriori alert o eventualmente con contatti diretti fra un operatore umano e il giocatore.
I più scettici nei confronti dell’informatica saranno felici di apprendere che le nuove policy dei concessionari di gioco italiano prevedono sempre più strategie omnichannel, volte cioè a integrare i diversi canali di gioco e contatto con il cliente.
Non è dunque escluso che la strategia multicanale possa venir sfruttata anche sul fronte del gioco sicuro. Ad esempio, invitando il giocatore che ha tenuto comportamenti di gioco online rilevati come pericolosi presso un punto terrestre per avere un confronto diretto con operatori specializzati e che hanno ricevuto formazione su come agire in casi simili.
La migliore previsione del gioco del futuro è quindi quella che non condanna né una modalità né l’altra, ma che riesce a farle convivere nel più proficuo dei modi.