SAN DONÀ DI PIAVE. Nelle prime ore di questa mattina, 14 marzo, sono stati arrestati quattro operatori socio-sanitari della Residenza Sanitaria Assistenziale di San Donà di Piave, in provincia di Venezia.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri della compagnia locale, con il supporto del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Venezia, su ordine della Procura della Repubblica.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale lagunare riguarda quattro operatori, due dei quali sono stati portati in carcere e gli altri due sono agli arresti domiciliari. Tutti e quattro sono indagati per concorso in maltrattamenti aggravati agli anziani ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale.
Nel tempo è stato registrato un solido quadro indiziario a carico degli indagati, documentato da audio-video, che riguardano continui maltrattamenti, sia fisici che psicologici, attuatti da alcuni degli operatori socio sanitari nei confronti degli anziani più inermi, ospiti delle struttura, che risulterebbero dipendenti dalle cure dei sanitari anche per le più basilari necessità fisiche.
La notizia ha fatto subito il giro dei media e dei social network, suscitando grande indignazione tra la popolazione locale e non solo. L’accusa di maltrattamenti agli anziani è particolarmente odiosa e suscita forte indignazione in tutti coloro che hanno a cuore la tutela dei più deboli e vulnerabili.
Secondo quanto si apprende dalle prime indiscrezioni, i dipendenti della struttura coinvolti nell’indagine sarebbero in tutto nove. L’inchiesta è ancora in corso e non sono state fornite ulteriori informazioni sulla natura dei maltrattamenti e sulle eventuali responsabilità dei singoli operatori.
La Residenza Sanitaria Assistenziale di San Donà di Piave è una struttura privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, che accoglie anziani non autosufficienti e offre loro assistenza sanitaria e sociale.
L’arresto dei quattro operatori socio-sanitari è un segnale forte e chiaro che la giustizia non tollererà mai l’abuso di potere e la violenza sui più deboli. Si auspica che l’inchiesta possa fare luce su quanto accaduto e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni di fronte alla giustizia.
Intanto, la comunità locale e tutti coloro che si battono per i diritti degli anziani e dei più deboli non possono che esprimere la loro vicinanza e solidarietà alle vittime dei maltrattamenti e alle loro famiglie, auspicando che la verità possa emergere al più presto e che simili episodi possano essere evitati in futuro