Ieri, una valanga ha colpito la montagna sopra la località turistica di Cortina d’Ampezzo, in Veneto, causando la morte di una maestra di sci. Secondo le fonti, la valanga si è verificata sopra il rifugio Nuvolau, un’area nota per il suo alto rischio di valanghe.
La maestra di sci, Giulia Ramelli, veneziana di 34 anni , stava camminando assieme al suo compagno di escursione Piero Paccagnella nell’area al momento della valanga. Nonostante i soccorsi siano stati tempestivi, la maestra di sci non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate: è morta durante la notte all’ospedale. Paccagnella invece soccorso senza gravi conseguenze. I soccorritori hanno estratto Piero e individuato Giulia Ramelli, rimasta sommersa sotto due metri di neve. A fatica, sono riusciti a liberare la donna. Sciava da una vita e amava la montagna. Il suo nome ritorna nelle classifiche della Federazione italiana sci: slalom, slalom gigante, soprattutto a passo San Pellegrino e a Falcade, ma anche sulle piste di Bormio. Da quando aveva 15 anni gareggiava sulle nevi delle Dolomiti.
La valanga di ieri ha rappresentato un tragico evento per la comunità di Cortina d’Ampezzo, che deve fare i conti con una perdita così grave. I soccorritori, compresi i vigili del fuoco e il personale del soccorso alpino, hanno lavorato in condizioni difficili per recuperare la vittima e soccorrere gli altri componenti del gruppo.
La valanga di ieri rappresenta un triste promemoria dei pericoli che possono celarsi nelle montagne e dell’importanza di seguire sempre le raccomandazioni delle autorità locali e del personale del soccorso alpino per evitare incidenti come questo. La comunità di Cortina d’Ampezzo si unisce nel cordoglio per la vittima e per le sue familiari e amici.
Nella notte le condizioni di Giulia Ramelli sono peggiorate, fino alla morte.