Il fenomeno delle fake news è sempre più rilevante e connesso con il ruolo centrale assunto oggi dalla comunicazione. In particolare va considerato il flusso di notizie che corre sul web, dove un messaggio nasce “libero” ed è capace di raggiungere in tempi rapidissimi milioni di utenti.
Il fenomeno delle fake news si è acuito a seguito dello sviluppo del web, che ne ha accentuato la diffusione quanto a velocità e pervasività. La condivisione istintiva o involontaria di informazioni false ne amplifica la circolazione attraverso canali popolari e caratterizzati da un elevato grado di utilizzo: basti pensare all’impatto dei commenti, dei cosiddetti like, dei condividi sulla diffusione di informazioni nelle piattaforme social (quali ad esempio, Facebook e Twitter).
La condivisione da parte delle persone si potenzia a causa della presenza dei cosiddetti ‘bot’, ossia robot in grado di rilanciare più e più volte la fake news diffondendola in maniera mirata (ad esempio, tramite pagine web o messaggi in chat).
Un elemento che favorisce la cosiddetta viralizzazione della fake news riguarda la tipologia e la natura dell’informazione, che deve essere in grado di suscitare interesse nelle persone per l’attualità dell’argomento, la novità, il carattere sensazionalistico, le aspettative o i pregiudizi diffusi sull’argomento stesso. Un altro elemento è la capacità ovvero l’attitudine dei destinatari di discernere le notizie vere da quelle false, eventualmente effettuando un controllo delle fonti e dedicando del tempo, prima di condividere. Tutti questi profili ricorrono in misura più o meno intensa come mostrato da numerosi studi.