Si è da poco conclusa la settimana nazionale per la donazione di midollo e cellule staminali “Match it now” (promossa dal 17 al 25 settembre dal Ministero della Salute, Centro Nazionale Trapianti e Centro Nazionale Sangue, Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo IBMDR con le principali associazioni del settore, tra le quali Federazione Italiana Adoces) e in provincia di Treviso, dove le iniziative sono state ideate e coordinate da Adoces “Chiara Bandiera”, associazione che opera in convenzione con l’Ulss 2 Marca Trevigiana e ha sede all’Ospedale Ca’ Foncello, si è raggiunto un ottimo risultato: i donatori iscritti hanno toccato quota 9.103 e di questi ben 145, risultati compatibili con altrettanti pazienti, sono giunti alla donazione (a questi si aggiungono 22 sacche di sangue cordonali utilizzate per il trapianto).
Per avvicinare i più giovani alla conoscenza e alla scelta responsabile della donazione di cellule staminali emopoietiche, Adoces ha scelto anzitutto la via dell’informazione corretta e chiara: “Il primo falso mito che dobbiamo sfatare – ha spiegato la presidente Alice Vendramin Bandiera – è legato al midollo: oggi nel 90% dei casi si donano le cellule staminali emopoietiche con un prelievo di sangue periferico, si ricorre al midollo ormai in rarissimi casi. Sapere dunque che la donazione è diventata un gesto molto più semplice, veloce e meno invasivo consente di vincere molte resistenze e paure”.
Sono stati numerosi i ragazzi che, adeguatamente informati sulle attuali procedure di donazione, a settembre hanno scelto di iscriversi al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo IBMDR.
Come nel caso di un nutrito gruppo di atleti della piscina Stilelibero di Preganziol, grazie alla dedizione di Samuela Pizzato, responsabile del Trofeo Smail (evento in memoria di Davide Polese che si svolge alle piscine Stilelibero) che in questi anni si è vista ricambiare l’impegno profuso: “Insegnare quanto prezioso sia aiutare e spendersi per gli altri, dedicare del tempo alla vita di qualcuno che, da solo, non si basta“. I giovani nuotatori hanno deciso di mettersi a disposizione dei pazienti affetti da gravi malattie del sangue (e privi di donatori familiari compatibili) in attesa di trapianto e si sono anche resi disponibili a fare da testimonial per l’associazione.
Per comunicare la semplicità della donazione Adoces ha scelto di ricorrere alla metafora e al linguaggio del gioco, come è accaduto per la campagna di comunicazione inaugurata proprio nel corso della settimana “Match it now”: si tratta di #taggalamicodonatore, una serie di brevi video girati da giovani donatrici per invitare a fare come loro, iscrivendosi al Registro, gli amici maschi. La campagna, diffusa attraverso i social e dalla prossima settimana in onda anche su 7Gold Telepadova grazie alla sensibilità dell’emittente, propone il buon esempio delle donne, che rappresentano il 60% dei donatori e “lanciano la sfida” ai giovani uomini, target importante perché selezionato per il 70% dei trapianti (la quantità cellulare è un fattore importante per i trapianti ed è rapportata al peso corporeo, maggiore in un uomo; inoltre il sistema immunitario maschile non subisce la stimolazione immunitaria che avviene nelle donne durante la gravidanza e dunque è assicurata al paziente una migliore tolleranza immunologica).
Accanto al progetto #taggalamicodonatore, Adoces ne sta sviluppando altri, rivolti a target specifici: è il caso di “Bimbo dona, papà dona”, volto a coinvolgere nella donazione i padri dei bimbi per i quali i genitori hanno scelto di donare il sangue cordonale alla nascita, e di “Nati per donare, cresciamo donando”, indirizzato ai neo maggiorenni già donatori di sangue cordonale invitati a riconfermare la scelta.
Info: https://www.donatori-admor-adoces.it/
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